Bevagna/ Nuova amministrazione: il primo atto è contro l’ambiente
BEVAGNA - Esiste un manifesto nazionale contro l’uso del territorio, un cancro che avanza ogni giorno, al ritmo di quasi 250 mila ettari all’anno. Dal 1950 ad oggi, un’area grande quanto tutto il nord Italia è stata seppellita dal cemento o convertita ad altro uso rispetto a quello agricolo. Bevagna è un paese meraviglioso, ricco di storia, arte, cultura, gusto e paesaggio, terra dell’olio e del sagrantino. Bisogna lottare affinché non venga insinuata da questa “malattia gravissima”: il consumo di territorio. Consentire alla Fornace Briziarelli addirittura l’ampliamento della cava estrattiva di un’area già così grande significa soprattutto il rischio di aprire il campo ad altre speculazioni similari.
Non si può andare avanti così! La natura, la terra, l’acqua non sono risorse infinite. Il paese è al dissesto idrogeologico, il patrimonio paesaggistico e artistico rischia di essere irreversibilmente compromesso, l’agricoltura scivola verso un impoverimento senza ritorno. E’ inconcepibile che un’area così vasta di terreno agricolo di pregio venga concessa a scopo industriale su un territorio a vocazione turistica e ambientale come Bevagna! Tutto questo mentre le leggi nazionali ed europee ci chiedono il contrario.
C’è un disegno legge già approvato dalla Camera sul Contenimento del consumo del suolo e che sta per essere approvato anche dal Senato… questa legge impedisce un tale scempio. Lo stesso Documento Programmatico del Nuovo Piano Regolatore di Bevagna ed il Piano Strutturale pronto per essere approvato non prevede l’espansione di questa cava, il Nuovo PRG non prevede un tale consumo di suolo… se la nuova Amministrazione vuole far avanzare questo tipo di speculazioni sul nostro territorio allora diventa chiaro perché il Nuovo PRG è bloccato.
Il caso FBM diventa un precedente inaccettabile, senza seguire le più basilari regole della partecipazione cittadina sull’impatto ambientale, perpetuando ancora una volta la logica della politica delle varianti ai nuovi piani regolatori, ulteriore variante ad un Piano di Fabbricazione di oltre quarant’anni obsoleto e anacronistico, inopportuno rispetto ai nuovi standard di qualità della vita e di salvaguardia del territorio.
Considerare l’operazione come un contributo anticrisi per la Fornace, a favore dei lavoratori, è un oltraggio all’intelligenza dei cittadini oltre che un bieco ricatto morale. Primo: non ci sono atti formali in cui l'azienda dichiara che l’operazione è legata al mantenimento o all’aumento dei posti di lavoro, quindi agli atti si parla solo di business, ne c'è un progetto di sviluppo aziendale agli atti del consiglio che accompagna la variante. Secondo aspetto fondamentale: il paesaggio è un bene comune inalienabile, sarebbe inaccettabile barattare la natura per il lavoro... un ricatto meschino a cui non si deve mai cedere, sarebbe come tollerale che le aziende inquinino purché somministrino lavoro, come accettare il fatto che i lavoratori morti sono il giusto prezzo per avere migliaia di posti di lavoro alla ILVA.
Il Comune di Bevagna non può sacrificare il nostro paesaggio come contropartita, se FBM esercita questo ricatto va respinto con forza, occorre avviare immediatamente con l’azienda un tavolo di trattative affinché si trovino alternative e si ritiri la variante. Per evitare il danno ambientale, contro le speculazioni e per la tutela del posto di lavoro che non può essere trattata come merce di scambio, dobbiamo organizzarci in comitato per sensibilizzare l’opinione pubblica e dare voce ai cittadini, per questo rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche e alle associazioni ambientaliste per una mobilitazione congiunta, se il disegno di legge nazionale parla del consumo del territorio come “una malattia”, la nuova Amministrazione Comunale di Bevagna non deve essere portatore sano di questo “virus”.

Recent comments
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago
12 years 12 weeks ago