Perugia/ Domenica al Morlacchi il concerto di Mario Brunello e Andrea Lucchesini
PERUGIA -Due artisti molto amati dal pubblico degli Amici della Musica di Perugia saranno i prossimi ospiti della Stagione 2016/2017: il violoncellista Mario Brunello e il pianista Andrea Lucchesini.
I due musicisti, coppia inossidabile della musica internazionale, proporranno un originalissimo programma che muoverà intorno al tema della follia, con l’esecuzione delle Dodici Variazioni su «Les Folies d’Espagne», per pianoforte di C.P.E. Bach, la Sonata in la minore op. 36 di Edvard Grieg, «Follia», per violoncello solo di Giovanni Sollima e infine «Epilogo» dal balletto «Peer Gynt»per violoncello, pianoforte e nastro magnetico di Alfred Schnittke.
Il concerto si terrà domenica 4 dicembre 2016 alle ore 17,30 al Teatro Morlacchi di Perugia.
Un concerto davvero fuori ordinanza quello che ci aspetta domenica al Teatro Morlacchi, frutto dell’immaginazione dei due artisti. Si inizierà con un brano per tastiera, le Variazioni sul tema «Les Folies d’Espagne», scritto da Carl Philip Emanuel Bach nel 1776, utilizzando un antico tema barocco, noto anche come La Follia, che ebbe una grande popolarità tra il Seicento e Settecento. Seguirà poi la Sonata in la minore op. 36 per violoncello e pianoforte di Edvard Grieg, pagina virtuosistica e di raro ascolto. Mario Brunello eseguirà poi «Follia», per violoncello solo scritto nel 2007 dal compositore palermitano Giovanni Sollima che rilegge in chiave moderna lo stesso tema barocco utilizzato in apertura da C.P.E. Bach.
Infine, il concerto si concluderà con una pagina di grande suggestione di Alfred Schnittke, scritta nel 1992, «Epilogo», trascrizione per violoncello e pianoforte dell’ultima scena del balletto Peer Gynt, che Schnittke scrisse nel 1987 per il Balletto d’Amburgo.
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Nel 1986 Mario Brunello è stato il primo artista italiano a vincere il Concorso Tchaikovsky di Mosca, che lo ha proiettato sulla scena internazionale.
E’ spesso invitato dalle più prestigiose orchestre internazionali, diretto da celebri direttori tra cui Valery Gergiev, Antonio Pappano, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo
Muti, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung e Seiji Ozawa.
Mario Brunello dal 1994 si presenta sempre più di frequente nella doppia veste di direttore e solista. Nell’ambito della musica da camera collabora con importanti artisti, tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini, Valery Afanassiev e il Quartetto Hugo Wolf.
Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica, creando spettacoli interattivi che nascono in gran parte nello spazio «Antiruggine», un’ex-officina ristrutturata, luogo ideale per la sperimentazione.
Brunello nel 2017 inizierà un ampio progetto dedicato alla musica per archi di J.S. Bach, eseguendo in tre serate l’integrale delle Suites per violoncello alternate all’integrale delle Sonate e Partite per violino eseguite sul violoncello piccolo.
Mario Brunello ha studiato con Adriano Vendramelli, perfezionandosi in seguito con Antonio Janigro. È direttore musicale del festival «Artesella arte e natura» e Accademico di Santa Cecilia. Ha pubblicato tre libri, l’ultimo dei quali con Gustavo Zagrebelsky.
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Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini si è imposto all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale «Dino Ciani» presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Roberto Abbado, Riccardo Chailly, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Gabriele Ferro, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Vladimir Jurowski, Gianandrea Noseda e Giuseppe Sinopoli.
La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico all’oggi e gli vale già nel 1994 il riconoscimento dei musicologi europei da cui riceve - unico italiano finora - il Premio Internazionale Accademia Chigiana, mentre l’anno successivo il Premio «F. Abbiati», che testimonia l’apprezzamento della critica italiana.
Andrea Lucchesini ha inciso per BMG il Concerto «Echoing curves» di Luciano Berio sotto la direzione dell’autore: è una delle tappe fondamentali di una stretta
collaborazione con il compositore, accanto al quale Lucchesini vede nascere l’ultimo e impegnativo lavoro per pianoforte solo, la Sonata, eseguita in prima
mondiale nel 2001 e successivamente consegnata - con tutte le altre opere
pianistiche di Berio - ad un disco AVIE Records che riceve unanime plauso dalla critica internazionale.
Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale è stato anche direttore artistico dal 2008 al 2016. È inoltre invitato a tenere masterclass presso importanti istituzioni musicali europee, quali la Musik Hochschule di Hannover, i Wasserburger Sommer Festspiele e il Mozarteum di Salisburgo; dal 2008 è Accademico di Santa Cecilia.

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