TERNI - Si è conclusa ufficialmente lunedì 21 novembre con la proiezione in carcere di Slor e l'incontro con Charlotte Schioler, la dodicesima edizione di Popoli e Religioni - Terni Film Festival, che si era aperta sabato 12 novembre al Cityplex Politeama di Terni dopo l'anteprima ad Assisi del 2 ottobre.

L'attrice e regista danese dopo la proiezione del suo cortometraggio si è intrattenuta a lungo con i detenuti della Casa Circondariale di Terni e con lo staff del carcere ternano capeggiato dalla direttrice Chiara Pellegrini, rispondendo alle domande e scambiando opinioni sulle tematiche affrontate nel cortometraggio, incentrato su una donna laica che decide - per motivi che niente hanno a che fare con la religione - di indossare il burka, trovandosi a fare i conti con la diffidenza della gente. 

Un corto che, ha raccontato la regista, nasce in gran parte da esperienze autobiografiche. La lunga conversazione tra l'attrice danese e i detenuti di Vocabolo Sabbione ha spaziato dalla religione e la spiritualità ai contesti sociali e politici, fino al confronto tra la cultura italiana e quella danese, ma anche quella francese e americana (l'attrice ha vissuto a lungo a Parigi e a New York) non mancando di toccare anche temi come la cucina ("Ha avuto modo di assaggiare il nostro tartufo?" ha chiesto uno dei detenuti, "Cosa ama di più dell'Italia?" un altro).

Entusiasta dell'incontro, Schioler ha manifestato il desiderio di presentare in prima assoluta il suo prossimo film (un lungometraggio attualmente in lavorazione) proprio nel carcere di Terni. "Ci vorranno almeno due anni per completarlo, ma se non vi ritroverò qui sarò felice per voi!" ha detto la regista al pubblico, sorpresa dall'atmosfera intima e serena respirata nella struttura ternana. 

Il festival - il cui bilancio sarà tracciato dagli organizzatori nei prossimi giorni con una conferenza stampa e che prevede un'altro evento nei prossimi giorni - ha visto la consegna di numerosi premi: ad assegnare i principali (film, documentario, corto e Gran premio) una giuria composta da Katia Malatesta  - direttore del festival Religion Today di Trento, Angelita Fiore - vincitrice dell'edizione 2015 con il documentario Uomini proibiti e Marialuna Cipolla, cantautrice candidata al David di Donatello per Il ragazzo invisibile di Salvatores.

TUTTI I VINCITORI

Miglior Film

DOUGH - L'IMPASTO di John Goldschmidt 
(Ungheria-Gran Bretagna)

Miglior Documentario

IL PAPA IN VERSI di David Riondino

(Italia)

Migliore cortometraggio

ADAM & EVE di Bianca & Davey Morrison 

(Stati Uniti)

HOLY CITY di Imbal Bentzur e Mor Galperin
(Israele)

Migliore Regia

MARIA ROSARIA OMAGGIO

per Hey Yoy!  (Italia)

Migliore Attrice

CHARLOTTE SCHIOLER

per Slor (Danimarca)

Migliore Attore

EMANUEL COHN

per Il piccolo dittatore (Israele)

Migliore sceneggiatura

EDOARDO SIRAVO e MASSIMO REALE

per Cambio di destinazione d'uso (Italia)

Migliore Colonna Sonora

PFM

per Hey Yoy! (Italia)

Migliore fotografia

DANIELE POLI 

per The Player (Italia)

Migliori Effetti

DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES

di Jaco Van Dormael (Belgio)

Gran Premio della Giuria

IL SOGNO DI FRANCESCO di Arnaud Levy e Renaud Fely
(Italia-Francia)

Angelo di Dominioni alla Carriera

ELIO GERMANO

Miglior Film Umbro

MY AWESOME SONOROUS LIFE di Giordano Torreggiani
(Terni)

Premio Istess per il Giubileo della Misericordia

IL MATTINO SENZA FINE di Ciprian Mega
(Romania)

Menzione speciale per la produzione

IL NOSTRO ULTIMO di Ludovico Di Martino
(Italia)

Premio Babele

BABILONIA di Folco e Chiara Napolini

(Italia)

Menzioni speciali della Giuria

IL POTERE DELL'ORO ROSSO di Davide Minnella

(Italia)

MARIAM di Faiza Ambah

(Francia-Arabia Saudita)

WOMEN IN SINK di Iris Zaki

(Israele)

Condividi