SPOLETO - Anche la sua 59^ presenza al Festival dei Due Mondi ha premiato Sergio Bizzari con numerose presenze a visitare la mostra allestita al Piccolo Museo Studio di via Giustolo. Grande soddisfazione del pittore che già dalla prima edizione del Festival ebbe immediati consensi e incoraggiamenti da parte del maestro Menotti, lieto di poter contare sul gruppo di artisti spoletini che allestirono loro mostre nei luoghi più impensati: vicoli, cantine, sottoscala, botteghe artigiane, ingressi di portoni di palazzi o di semplici case.

“L'antico, il vecchio, il moderno” è il titolo che Sergio Bizzarri ha dato alla sua mostra n.59 legata al periodo del Festival. Nel volantino, accanto a un “Sasso del mare” che raffigura l'arcangelo Gabriele si legge “Tra tutti gli elementi della natura e della vita esistono  legami e simboli misteriosi. Decifrarli con l'intuizione e con l'irrazionalità – non con la logica o il pensiero razionale – secondo la concezione di Baudelaire, leggerli, ascoltarli, comprenderne il messaggio oscuro e nascosto, svelarli all'Umanità con il linguaggio dell'arte è compito principale dell'artista”.

Dai “piccoli sassi del mare”, la più recente intuizione artistica di Bizzarri, emergono figure, sensazioni, emozioni ricche di colori accattivanti e di tratti delineati dal magico pennello del “maestro del colore”. Emerge, magicamente, l'atmosfera della prima edizione del Festival Spoletino, la gioventù del giovane pittore spoletino animato dalla passione per l'arte e stimolato, insieme ai suoi amici, dalle parole felici di Menotti, quelle di un maestro che ha creduto da subito nella città di Spoleto e di quanto essa poteva offrire.

gino goti 

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