Festival Villa Solomei: Festa europea della musica con doppio concerto
SOLOMEO (Corciano) - Martedì 21 giugno, saranno due i concerti in occasione con la Festa della Musica a Solomeo, alle ore 17,00 presso la Chiesa di San Bartolomeo e alle 18,30 presso il Teatro Cucinelli.
Il primo concerto dal titolo Con Due Mantici ed eseguito in chiesa da Cosimo Prontera (organo), Nico Berardi (sordellìna – zampogna e ciaramella) e Vito De Lorenzi (percussioni ), indaga attorno alle radici popolari della musica colta.
Il programma offerto è uno “stravagante” percorso fra il più complesso e il più popolare degli strumenti musicali, rispettivamente l’organo e la zampogna.
I luoghi in cui i due strumenti fecero sentire la loro voce sono state le chiese, ambienti dove nel XVII sec. si catechizzava col nuovo messaggio controriformista, un messaggio strutturato per poter raggiungere tutte menti anche le più semplici.
Da qui l’utilizzo di un repertorio di facile ascolto (easy, diremmo oggi) dove un possibile punto di contatto tra due mondi socialmente distanti, il colto e il popolare, poteva essere la danza con le linee melodiche codificate nella loro bellezza dopo anni di trasmissione orale.
All’epoca, nella assoluta assenza del concetto di originalità della creazione artistica, chi praticava la musica “alta” non poté non cogliere l’occasione offerta dalla musica “più bassa”, popolare, ossia quella di utilizzare quel genuino linguaggio per rinnovarsi sfuggendo al pericolo del mero gioco intellettuale.
La musica popolare è corsa in soccorso a quella colta in ogni epoca. È avvenuto per la polifonia medievale, per la musica strumentale che ha cominciato a muovere i primi passi riprendendo le danze più in voga. Ne restarono influenzati Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Mendelssohn, Ciaikovskij, Stravinskij, Debussy e cosa dire di Béla Bartók e delle sue Danze ungheresi parossismo di studi etnomusicologici o come farsi sfuggire le diverse contaminazioni del jazz con le danze sudamericane?
Subito dopo il concerto d’organo, il pubblico potrà assistere alle ore 18,30 al teatro Cucinelli al racconto concerto dal titolo Il tempo della musica. Un frammento di eternità con Sandro Cappelletto (voce narrante) e Marco Scolastra.
Testo e drammaturgia sono dello stesso Sandro Cappelletto mentre Marco Scolastra eseguirà al pianoforte musiche di Johann Sebastian Bach, Franz Schubert, Arvo Pärt, Olivier Messiaen
Il racconto è tutto incentrato su una strana creatura, il suono. Un fenomeno fisico, destinato a durare pochi secondi; anche l’accordo suonato con la maggiore potenza, fortissimo, si dissolverà presto nello spazio e di lui non resterà traccia. Il suono non si può toccare, non si può vedere, non ha una vita sensibile. Eppure persiste, svelando la doppia natura concessa al nostro udito: un organo sensibile, che corrisponde all’atto del sentire come atto fisiologico e, nello stesso tempo, un veicolo che dilata il tempo fisico dell’ascolto nella nostra percezione interiore. Ed è qui che, contro ogni legge della fisica, la musica crea un suo proprio tempo, infinito e possibile, trattenendolo vivo per sempre nella nostra memoria.
Entrambi i concerti sono ad ingresso libero

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