PERUGIA L’acquetta di Perugia (detta anche “il vino dei Borgia”) era un potente veleno, qualcuno dice a base d’arsenico e qualcun altro di piombo, assai utile in epoca di congiure e tradimenti  per sbarazzarsi di avversari politici o di rivali in amore. Ne nacquero, come si può ben comprendere, leggende, dicerie, persino canti popolari. Tutto questo patrimonio, favolistico e culturale, sarà rievocato da Emanuela Casinini in una conferenza dal titolo: “Adagio adagio non tanta fretta che a Perugia c’è l’acquetta…”

Perugina doc – come lei stessa ama definirsi – la relatrice fa parte di numerose e qualificate istituzioni cittadine o nazionali, come la Società Operaia di Mutuo Soccorso, quella fra Reduci Garibaldini, l’Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in guerra, il Nobile Collegio della Mercanzia. Fra i suoi titoli onorifici spiccano quelli di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e di Dama (equivalente femminile di Cavaliere) dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Alla sua città ha dedicato importanti pubblicazioni a carattere storico-artistico (“Augusta Perusia o Maschia Peroscia. La storia e i perché di una città”; “Una Pietra di Perugia”, nonché un romanzo giallo ambientato al Borgo Bello dal titolo “Solo la luna lo sa”). Lavora presso la Soprintendenza Archeologica dell’Umbria, e continua ad occuparsi dei misteriosi messaggi nascosti fra le pieghe delle opere d’arte.

L’incontro, che fa parte del ciclo “Noto e Ignoto a Perugia”, avrà luogo presso la sede dell’Associazione Porta Santa Susanna, (via Tornetta 7, adiacente al parcheggio Pellini),venerdì  5 febbraio, alle ore 21.

Un momento di amichevole convivialità concluderà la serata. L’ingresso è libero, tutti sono cordialmente invitati. 

 

Condividi