PERUGIA - Sulle rive dei fiumi Eufrate e Tigri sono nate le prime comunità urbane che hanno inventato la scrittura ed elaborato pensieri e immagini fondanti la nostra cultura contemporanea: di tale affascinante periodo storico-artistico tratta “Archeologia della Mesopotamia antica”, a cura di Davide Nadali e Andrea Polcaro, edito da Carocci, il volume che sarà presentato giovedì 3 dicembre, alle ore 11, nella Sala Adunanze del Dipartimento di Lettere di Palazzo Manzoni, in piazza Morlacchi.

L’incontro, aperto dai saluti introduttivi dei professori Mario Tosti, direttore del Dipartimento di Lettere – Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne, e Gianluca Grassigli, vedrà gli interventi dei professori Daniele Morandi Bonacossi (Università di Udine) e Paolo Matthiae (Sapienza Università di Roma).

Interverranno anche gli autori Nadali (ricercatore di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico alla Sapienza – Università di Roma) e Polcaro (ricercatore di Archeologia e Storia dell’arte del Vicino Oriente antico all'Università degli Studi di Perugia), entrambi membri della missione archeologica italiana a Ebla, in Siria, diretta da Paolo Matthiae. 

Il libro curato dai due ricercatori ripercorre la densa realtà storica dei popoli - Sumeri, Accadi, Amorrei, Cassiti, Babilonesi e Assiri - che si sono succeduti e hanno coabitato nella terra tra i due fiumi, fornendo uno sguardo d’insieme sulle scoperte archeologiche che hanno contribuito alla definizione dell’antica Mesopotamia come “culla della civiltà”.

Il testo, inoltre, si presenta come un manuale universitario per i corsi di Archeologia del Vicino Oriente, ed ogni capitolo, curato da un singolo specialista del settore, contiene i riferimenti bibliografici necessari allo studente per approfondire i singoli argomenti di architettura, urbanistica e cultura materiale per ogni periodo storico.

 

Condividi