“Perugia sede ideale per la Scuola di Lingue Estere delle Forze Armate”
PERUGIA - “Individuare nella sede e nella struttura di Perugia la Scuola di Lingue Estere della Difesa, deputata ad accorpare tutte le varie strutture preposte all'insegnamento delle lingue, attualmente distribuite tra le varie Forze Armate”. È quanto chiedono alla Giunta il capogruppo regionale dei Socialisti e Riformisti, Silvano Rometti, e il capogruppo del Partito democratico, Giacomo Leonelli, che hanno presentato una mozione nella quale chiedono all'Esecutivo di “rappresentare e sostenere, presso le sedi competenti del Ministero della Difesa, come la Scuola di Lingue Estere di Perugia rappresenti, tra quelle esistenti, la struttura scolastica militare che meglio riassume in sé tutte le caratteristiche e le opportunità didattiche e relazionali necessarie ad assolvere nel modo migliore le sue funzioni”.
Rometti e Leonelli ricordano che a “Perugia, nel magnifico e storico complesso di Santa Giuliana, trova la sua sede la Scuola di Lingue Estere dell'Esercito, struttura scolastica militare che con apprezzato riconoscimento sviluppa la sua attività didattica di insegnamento delle lingue straniere con l'impiego di circa 200 insegnanti e la presenza in città di oltre mille frequentatori dei corsi. La collocazione della Scuola altrove causerebbe un ingente danno economico e di immagine per l’Umbria e per Perugia, che ogni anno perderebbe così sia l’impiego intensivo dei numerosi insegnanti che la presenza in città di un ingente numero di frequentatori dei corsi”.
Nell'atto si legge che “in un' ottica di razionalizzazione del settore dell'insegnamento linguistico militare, il Ministero della Difesa ha comunicato la previsione dell'accorpamento in una sola Scuola Lingue Estere della Difesa (Sled) delle strutture deputate all’insegnamento delle lingue, oggi suddivise tra Esercito, Carabinieri, Aeronautica e Marina Militare. Tale razionalizzazione dovrebbe consentire un risparmio in termini logistici, infrastrutturali e di personale, pur garantendo l’efficacia didattica in un settore, quello delle lingue, assolutamente strategico non solo per le Forze Armate, ma anche per tutto il Paese. E la Slee di Perugia sviluppa la sua attività didattica non solo a favore dei militari dell’Esercito, ma nei confronti, molto più generali, di tutte le Istituzioni dello Stato, di molte associazioni professionali, di aziende di interesse pubblico e di altri organismi”.
Nella mozione si ricorda che “la Slee, oltre all'altissima qualità del servizio offerto, beneficia, grazie alla sua collocazione nella città di Perugia, di alcune caratteristiche che contribuiscono ad ampliarne il valore, dovute alla presenza nel nostro territorio: dell’Università per Stranieri e dell’Istituto Universitario per Traduttori ed Interpreti, che garantiscono la disponibilità, pressoché illimitata, di docenti delle varie lingue parlate al mondo; di ottime strutture alberghiere, le quali, in relazione alle convenzioni stipulate con la Slee, forniscono vitto e alloggio a costi contenuti, garantendo un servizio di alto livello che eviterebbe allo Stato costi di mantenimento di infrastrutture dedicate, onerose e da sostenere anche in periodi di assenza di attività didattiche; di infrastrutture varie che collegano perfettamente l'Ente scolastico e lo rendono facilmente raggiungibile da ogni direzione”.




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