PERUGIA - Per commemorare le vittime dell’attentato terroristico di Parigi, rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e dell’Associazione culturale perugina “Français d’Ombrie”, si sono riuniti per osservare un minuto di silenzio in ricordo di tutti coloro che sono stati colpiti nei giorni scorsi nella Capitale francese. Davanti alle statue del Grifo e del Leone, per l’occasione illuminate da led con i colori della bandiera francese, il sindaco Andrea Romizi, l’assessore Cristina Bertinelli, il presidente Leonardo Varasano ed i consiglieri Armando Fronduti e Lorena Pittola hanno manifestato l’affetto e la vicinanza del Comune di Perugia alle famiglie delle tante vittime innocenti di Parigi.

Successivamente il sindaco Romizi ha incontrato i rappresentanti dell’associazione culturale per fare il punto della situazione e cercare di studiare un percorso condiviso che consenta di superare le divisioni e le tensioni, conseguenti ai fatti di sangue.

Français d’Ombrie, guidata dal presidente Gilles Dubroca, ha sottolineato che al tragico evento si deve reagire attivando uno specifico dialogo interculturale, aperto a tutti, italiani e stranieri, per dimostrare che si può vivere in pace. Insomma l’obiettivo è di creare un tavolo di confronto e della pace per dialogare sui valori condivisi e sulla cultura.

Dunque, a partire da oggi, vi è intenzione di organizzare, in maniera stabile, iniziative di collaborazione, coinvolgendo nel progetto Istituzioni, associazioni, rappresentanze degli stranieri, musulmani e non. Tutto ciò con la finalità di favorire l’integrazione tra tutti i popoli e le religioni. E’ stato sottolineato, infatti, che le vittime del terrorismo non sono solamente europee o occidentali, in quanto il fanatismo colpisce in ogni continente, dall’Europa all’Asia, dall’Africa all’America. Le migliaia di vittime che ne conseguono hanno diritto di essere ricordate e commemorate con pari dignità e rispetto.

Insomma questo progetto che sta per nascere potrà consentire a Perugia di riaffermare per l’ennesima volta il suo ruolo, storico, di città accogliente e della pace.

Il sindaco Andrea Romizi ha sottolineato l’importanza di conoscere la storia di ogni civiltà, ma ha invitato le parti anche ad andare oltre, perché a volte proprio il passato è fonte di recriminazioni. “Si deve capire che nella nostra epoca va recuperato quel senso di fratellanza tra i popoli che si è perso nel tempo, superando le divisioni ed i contrasti.

Ci sono valori che tutto il mondo è in grado di condividere e su questi dobbiamo puntare per creare una nuova cultura della pace”.

In ogni caso il sindaco ha manifestato la massima disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale a partecipare agli incontri interculturali e, comunque, a mettere a disposizione dei partecipanti le dotazioni strutturali e strumentali necessarie.

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