PERUGIA – Si è svolta giovedì 8 ottobre nella sede regionale dell'Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro di Perugia la conferenza di presentazione del progetto terapeutico Casa delle Bambole coordinato dalla psicoterapeuta Amparo Valencia Reyes.

La dottoressa ha illustrato il significato e la valenza terapeutica del percorso mentre le donne coinvolte hanno raccontato la loro esperienza condividendo le emozioni più profonde con i presenti. Testimonianze che hanno suscitato commozione ma anche entusiasmo nelle persone che hanno deciso di partecipare all'incontro organizzato dallo staff dell'Aucc onlus.

Il progetto, durato circa sei mesi, ha permesso a un gruppo eterogeneo di donne di percorrere la delicata strada dell'elaborazione e dell'analisi del proprio vissuto attraverso l'uso di due particolari strumenti: il cucito e il gioco. «Cucire, rammendare, rattoppare, ricamare, usare l’ago e il filo è un’attività ancestrale alla quale si dedicano tradizionalmente le donne e che si trasmette di generazione in generazione – ha spiegato la dottoressa Reyes –. Un’altra attività trasmessa di generazione in generazione è il gioco con le bambole. Il progetto ha unito le due attività per permettere ad ogni partecipante di realizzare la propria bambola».

Nella costruzione della bambola è racchiuso il significato profondo del progetto. La costruzione dell'oggetto ludico rappresenta la ri-costruzione di parti del proprio Io e del proprio vissuto. La ricerca dei materiali necessari a realizzare la bambola riflette la ricerca interiore di risposte. Altro aspetto importante del progetto è legato allo spazio in cui le donne hanno vissuto questa esperienza. Il luogo d'incontro ha infatti aiutato a recuperare l’attività tradizionale del cucito che richiama il "filo" conduttore dell'analisi interiore. Lo spazio condiviso si è dimostrato terreno fertile per il confronto, il riconoscimento e la messa in discussione di sé. «Ringrazio tutte le donne che hanno voluto percorrere questa strada – afferma la psicoterapeuta Reyer – e ringrazio l'Aucc che ha consentito che entrassero nel gruppo anche donne che non stanno affrontando cure oncologiche. Questo è stato molto importante perchè ha permesso la creazione di un gruppo misto ed eterogeneo».

Sono intervenuti Giuseppe Caforio e Paolo Catanzaro rispettivamente presidente e  coordinatore del gruppo di psiconcologi dell'Aucc onlus.

L'associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro propone e realizza progetti e servizi socio-sanitari gratuiti che hanno il fine di supportare e assistere le persone che stanno combattendo la loro battaglia contro il cancro e i loro familiari.

Condividi