TARNI - La RSU della Direzione Territoriale del Lavoro dell’Umbria  - sede di Terni e le organizzazioni sindacali CGIL FP, CISL FP e UIL PA della provincia di Terni esprimono  forte preoccupazione riguardo all’assetto territoriale che l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, istituito con D.L.g.s. 149/2015 (job act), potrebbe assumere con l’emanazione del DPCM attuativo.

Circola in rete una bozza di DPCM attuativo, l’unica ad oggi, che prevede l’articolazione territoriale in 74 uffici con sede presso le città capoluogo di provincia individuate dal DPCM stesso. Nello specifico l’ufficio di Terni viene accorpato a quello di Rieti con la creazione dell’ufficio denominato Ispettorato Territoriale del lavoro Rieti Terni e la possibilità  di unificare presso un’unica sede territoriale gli ispettorati territoriali che insistono su provincie diverse.

In questa fase, trattandosi di bozza, nulla fa prevedere quale possa essere l’assetto definitivo delle realtà territoriali interessate dalla riorganizzazione.

Tuttavia, l’accorpamento in un’unica sede, in questo momento di spending review,  potrebbe diventare una realtà non troppo lontana e determinerebbe, a seconda di dove cada la scelta,  la perdita per la città e il territorio provinciale di Terni del giusto riferimento istituzionale.

In pratica, a fronte di una densità abitativa e produttiva, che si manifesta con un PIL importante e un sito industriale e relativo indotto di rilevanza nazionale, questo territorio potrebbe essere privato della struttura istituzionale in tema di controllo in  materia di lavoro e previdenza sociale, di prevenzione infortuni, di conflitti sul lavoro e di rapporto con l’utenza: lavoratori, datori di lavoro, organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, consulenti del lavoro che non avranno più un interlocutore presente sul territorio. E allora: dove dovrà andare un lavoratore per presentare una richiesta d’intervento  o più semplicemente per avere un’informazione in materia lavoristica o un datore di lavoro per avere chiarimenti in ordine alle agevolazioni previste dalla normativa per le nuove assunzioni o per confrontarsi in materia di sicurezza dei lavoratori. In quale ufficio si comporranno le controversie tra datori di lavoro e lavoratori? E questo per indicare solo alcune delle competenze che oggi svolge la Direzione territoriale dell’Umbria sede di Terni.

Appare di tutta evidenza come alcune scelte non terrebbero conto di servizi che attengono a diritti fondamentali dei cittadini e di conseguenza  giustificano la preoccupazione espressa dalla RSU e dalle organizzazioni sindacali.  

 

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