Le Logge della bellezza: mostra su due anni di lotta contro la vetrificazione
GUBBIO - Il 10 Ottobre, alle 16,30, si inaugura presso gli spazi del Convento di S. Francesco a Gubbio, la mostra “le Logge della Bellezza, due anni di lotta contro la vetrificazione”, curata dal Comitato per la tutela dei beni architettonici e paesaggistici di Gubbio. Durante l’arco dei 15 giorni della mostra, che chiuderà i battenti il 25 ottobre, saranno presentati eventi, performances, giornate di studio con interventi di alte personalità. E' prevista la presenza di Tomaso Montanari, Vezio De Lucia, Bruno Zanardi e molti saranno i contributi inviati da altri studiosi.
All’appello del Comitato di Gubbio, di ritrarre o interpretare le Logge dei Tiratori prima della “vetrificazione” che le minaccia hanno risposto in numerosi: sono arrivate adesioni e contributi di vario tipo, e sono stati interessati diversi continenti. Molti gli apporti di noti artisti italiani e stranieri, ma anche architetti, storici dell’arte, turisti in visita nella nostra città, o semplici cittadini. A incantarci, la partecipazione dei bambini, che con la loro consueta fantasia senza limitazioni né condizionamenti, ha impreziosito la manifestazione con piccoli capolavori. Tutto questo materiale, insieme a quanto prodotto dal Comitato in questi due anni di iniziative, verrà organizzato in una mostra che sarà allestita negli spazi messi a disposizione del Convento di S. Francesco, uno splendido complesso collocato proprio nella piazza che ospita le Logge dei Tiratori.
Luogo francescano e rivoluzionario per natura, il convento di S. Francesco: è qui infatti che trovò rifugio il Santo dopo avere abbandonato Assisi, in seguito allo scandalo dato nella Cattedrale dove si spogliò, riconsegnando al padre quando gli apparteneva: abiti e rango sociale. In quello spazio anticamente sorgeva l’abitazione degli Spadalonga, gli amici di Francesco, che lo ospitarono e lo protessero finché non fu in grado di costruire la sua alternativa di fede e di vita. Non esiste un luogo più adatto di questo per portare avanti una battaglia di civiltà contro un progetto che ci appare un “tradimento dell’architettura storica”, come sottolineato dai numerosi intellettuali e personalità del mondo culturale e politico che hanno aderito con forza ai nostri appelli.
L’altro luogo deputato ad accogliere la mostra è altrettanto significativo: sarà la città stessa, con i suoi spazi e i suoi muri, a celebrare un’attività che ha visto il Comitato esprimersi con gli unici mezzi a sua disposizione: i manifesti murali, visto il boicottaggio degli organi di informazione regionali, che, diversamente da alcune testate nazionali, non hanno ritenuto di dover riservare spazio alcuno alle sue iniziative. I lavori degli artisti e i contributi pervenuti verranno quindi riprodotti in manifesti affissi nelle plance del centro storico cittadino.
Su Change.org. è in corso la raccolta di firme per aderire alle proposte del Comitato. Sarà possibile firmare la petizione anche nei giorni della mostra.

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