Perugia/ Al PerSo tre convegni per rileggere la disabilità in chiave sociale
PERUGIA - All’interno del PerSo - Perugia Social Film Festival, che si concluderà questa domenica, sono state organizzate tre sessioni di approfondimento legate alle retrospettive in programma, dedicate ai temi del Lavoro e della Salute mentale. Incontri rivolti agli addetti ai lavori ma aperti a tutti gli interessati, che hanno visto una partecipazione numerosa anche da parte di semplici cittadini interessati agli argomenti trattati.
Il primo convegno ha approfondito il tema della recovery e dei nuovi paradigmi per la salute mentale; il secondo, dedicato a disabilità e lavoro, ha preso in esame i punti di forza e le criticità della Legge 68/99, soprattutto in una logica di tutela dei malati psichici. Il terzo, che si è svolto giovedì 24 al PostModernissimo, è ruotato attorno al progetto di Fondazione di comunità per il sostegno della pienezza di vita delle persone affette da malattie psichiatriche. Si tratta di un percorso per la realizzazione di un modello organizzativo che consenta di progettare, finanziare e monitorare dispositivi di sostegno alla persona con disturbi psichici: «E’ necessario andare nella direzione di un ritorno alla polis – ha dichiarato Luca Barberini, Assessore alla Salute e alle Politiche sociali della Regione Umbria –intesa nel senso di comunità, come luogo idoneo ad accogliere e integrare le diversità, non solo in campo psichiatrico. Riattivare le reti di sostegno, coinvolgendo privato sociale e associazionismo, permetterà di costruire dei modelli di intervento da sperimentare in maniera sistematica». Alla base del progetto c’è infatti l’idea che, al fine del raggiungimento degli obiettivi terapeutici, siano necessarie sia l’alleanza con una pluralità di soggetti provenienti dai servizi socio-sanitari che la partecipazione della società civile.
All'affollato dibattito, oltre a molti operatori del settore sono intervenuti lo psichiatra Francesco Scotti, l’avvocato Lorella Mercanti, la docente dell’Università di Perugia Alessandra Pioggia, il presidente della Fondazione La Città del Sole Stefano Rulli e, appunto, l’assessore alla Salute e alle Politiche sociali Luca Barberini. Affrontando la questione sia dal punto di vista psichiatrico che da quello giuridico sono emerse linee di progettazione comuni, a partire dall’idea che il disagio psichico contenga un potenziale di ricchezza per la comunità che non deve essere negato. La costruzione concreta del progetto partirà già nei prossimi mesi, in modo da rientrare all’interno del piano sociale e del piano sanitario a cui si lavora in vista dell’inizio del 2016.
Gli organizzatori del Perugia Social Film Festival, alla prima edizione, hanno dichiarato piena soddisfazione per la riuscita dell'iniziativa, dicendosi felici di aver ospitato all'interno del programma laboratori in cui si sta definendo il passaggio verso un modello di psichiatria di comunità: «Il Festival è il contenitore di questi convegni – ha dichiarato Stefano Rulli, che è anche presidente del PerSo – e questo ci dimostra che una visione artistica può concorrere all’elaborazione di una soluzione innovativa. Lo sguardo di un regista può aiutare un tecnico. La ricerca di soluzioni innovative ha bisogno di altri sguardi». Già dalle prossime settimane il PerSo Film Festival si muoverà per promuovere una serie di ulteriori appuntamenti, per mostrare il sociale da prospettive nuove.
Foto di Rosario Terranova

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