Terni/ Cgil: preoccupa lo stato economico e sociale della comunità
TERNI - Si è riunito ieri il Comitato Direttivo della Camera del Lavoro di Terni per discutere dello stato in cui versa il sistema economico e sociale della comunità e del critico sistema di relazioni fra le forze sociali e le istituzioni pubbliche.
“Registriamo con preoccupazione – si legge in una nota - distrazioni, ritardi e preoccupanti comportamenti contraddittori tra gli annunci, gli accordi sottoscritti le decisioni poi assunte soprattutto in fase di impostazione dei bilanci preventivi”.
“In modo particolare – si dice ancora - notiamo nella città di Terni la mancanza di una proposta prospettica che non si riduca ad affrontare solo l’emergenza. Come Camera del Lavoro di Terni abbiamo da tempo chiesto alle Istituzioni Locali di promuovere interventi straordinari in grado di agire nella crisi del sistema occupazionale, ambientale e industriale per riconsegnare l’area ternana, nello scenario nazionale con la sua immagine migliore”.
Per la Cgil “Terni con energia e solerzia deve affrontare temi come sicurezza, lavoro, alla povertà e lotta al degrado ambientale con interventi autorevoli che possano utilizzare risorse locali nazionali ed europee”.
La CGIL fa inoltre presente di aver chiesto da tempo che si presenti al Governo nazionale il riconoscimento dell’area di crisi complessa e che contemporaneamente i Governi locali assumano gli atti che ne evidenziano in modo coerente la volontà attuatrice.
“Sono stati convocati nei mesi passati Consigli Comunali Unitari – si osserva ancora -, c’è stato un importante pronunciamento della Regione, purtroppo però ad oggi non vediamo atti amministrativi concreti.
Abbiamo chiesto con le altre sigle sindacali la definizione di un protocollo sugli appalti per ordinare un comparto dove si registrano atti preoccupanti in tema di diritti contrattuali e di sicurezza, vorremmo così, come è avvenuto in altre regioni, concludere il tutto con l’introduzione di regole vincolanti e trasparenti.
Troviamo inaccettabile la distrazione, celata dal richiamo a statuti e regolamenti, sulla marginale e spesso debole iniziativa sul fronte delle iniziative a sostegno del sistema industriale, con specifico riferimento al ruolo della fondazione Carit”.
La Camera del Lavoro di Terni denuncia quindi con preoccupazione “il progressivo restringimento e spesso la confusione nelle attività dei servizi essenziali, un tempo esempio di moderna e attenta politica amministrativa”.
“L’ambiente in cui viviamo – osserva - non può trasformarsi in luogo di conflitto e di degrado, dove il diritto di cittadinanza corre gravissimi pericoli e favorisce il crescere di una cultura violenta ed esclusiva animatrice dei peggiori egoismi.Chiediamo alle istituzioni il ripristino di un metodo dove venga privilegiato l’ascolto e il confronto respingendo il sistema di convocazione di incontri riservati esclusivamente all’informazione. Vorremmo capire se quanto è emerso nella discussione estiva da parte di alcuni esponenti della Giunta Comunale troverà applicazione dando così valore al metodo del confronto costruttivo”.
La Camera del Lavoro di Terni invita perciò a “lavorare per un progetto che faccia della coesione sociale il valore fondante ovviamente per ottenere questo è fondamentale riconoscere il ruolo di tutte le forze sociali rappresentative. Ci sentiamo impegnati in questa azione sindacale consapevoli del ruolo di rappresentanza che lavoratori e pensionati ci affidano”.
“Nella stucchevole discussione in salsa locale, sul tema delle responsabilità e delle azioni frenanti la modernizzazione – conclude la notasindacale - rispondiamo attraverso gli atti e le azioni sindacali che per la CGIL non saranno mai corporativi ma sempre finalizzati a guardare gli interessi del lavoratore cittadino”.

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