PERUGIA - Proprio alla vigilia della settimana di “Velimna, gli Etruschi del Fiume” la Pro Ponte, ente organizzatore, è scesa in campo, o meglio in strada, per rispondere all'appello di collaborazione del sindaco Romizi e delle strutture addette alla cura del territorio. Un gruppo di consiglieri della Pro Ponte, guidati dal presidente e dall'addetto alla comunicazione, si sono “armati” di attrezzature amatoriali e hanno tagliato le erbacce in via Adriatica, l'ingresso ovest a Ponte San Giovanni all'uscita della superstrada, via Bixio, Via Pieve di Campo e un tratto di via San Girolamo fino al ponticello sul fosso di Santa Margherita.

Due o tre ore di impegno offerto all'amministrazione comunale e ai cittadini di Ponte San Giovanni in vista delle prossime manifestazioni di Velimna 2015. E' importante che chi arriva per seguire i vari eventi in calendario dal 2 al 6 settembre trovi almeno gli accessi al paese con un aspetto decente e invitante. Gli antichi saggi dicevano, e lo ricorda spesso Brunello Cucinelli nei suoi interventi socio culturali, che la qualità di una casa, e quindi di un paese o di una città, si vede dal portone di ingresso e quindi dalle vie di accesso ai centri abitati.

Quello della Pro Ponte è stato un primo intervento dimostrativo che dovrà essere concluso dai mezzi e dalla professionalità delle strutture comunali e della Gesenu, ma vuole essere anche uno stimolo nei confronti di tutti i cittadini ad aver cura del territorio in cui risiedono. Al tempo di Carlo Magno, prima del Mille, tutti i cittadini avevano l'obbligo di dedicare tre o quattro giorni all'anno alla cura e alla manutenzione del posto in cui abitavano. Certo i grossi lavori, gli interventi più importanti e impegnativi, anche allora come adesso erano curati dallo Stato, dai Comuni, dalle amministrazioni pubbliche.

gino goti

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