PERUGIA - Da mesi i lavori di riqualificazione della Stazione di Perugia Ponte San Giovanni appaiono fermi senza che le Istituzioni competenti diano informazioni in merito. Il silenzio assordante non lascia ben sperare. I lavori sono strategici per il Comune di Perugia, sia per la velocizzazione dei tempi di percorrenza della Foligno-Terontola, sia dal punto di vista dell’efficientamento della connessione del quartiere di Ponte San Giovanni con l’aera centrale della città oltre che per l’importante ricaduta sugli aspetti non secondari della sicurezza urbana.

Ma l’opera che dovrebbe essere portata a compimento entro marzo 2017 sembra essersi incagliata a causa della grave crisi debitoria che sta interessando la Società cooperativa ravennate Acmar, incaricata da RFI di realizzare il progetto. Da notizie di stampa locali, la società avrebbe depositato presso il Tribunale competente una proposta di concordato in bianco per procedere ad una ristrutturazione dei debiti. Il progetto è finanziato da RFI e dalla Regione Umbria. Ed allora nel silenzio generale, abbiamo depositato un’interrogazione urgente per sapere quale sia la situazione e se l’opera rischia di non essere portata a compimento.

Certo è peculiare che tutte le “grandi opere” in Umbria rimangano invischiate in fallimenti e crisi aziendali di ogni sorta. La Quadrilatero ne costituisce l’emblema.

Che le Istituzioni competenti informino i cittadini su cosa sta succedendo e prendano tutte le iniziative necessarie affinché la Stazione di Ponte San Giovanni venga riqualificata nei tempi e con le risorse originarie. Non vorremmo infatti che come spesso avviene per le opere pubbliche i costi iniziassero a lievitare.

Movimento 5 Stelle Perugia

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