GUBBIO - Sotto la guida attenta e capace della cofondatrice Roberta Carlotto, la Scuola di regia teatrale attiva da 12 anni, fortemente voluta da Luca Ronconi a Santacristina nelle campagne di Gubbio, gode ottima salute, in continuità con l’eredità artistica del grande Maestro, innovatore della scena con spettacoli indimenticabili e famosi in tutto il mondo. E il sindaco Filippo Mario Stirati, che subito dopo la scomparsa del regista aveva annunciato in Consiglio comunale, riscuotendo unanimi consensi, la volontà di intitolare il Teatro cittadino a Ronconi, nella giornata di ieri si è recato a far visita alla scuola, impegnata nel laboratorio che si intitola ‘IL CORPO DELLE PAROLE’.

Il sindaco si è trattenuto alcune ore con Roberta Carlotto, con gli attori presenti e gli allievi, neodiplomati provenienti tutti da scuole di formazione, ribadendo la ferma volontà di rendere doverosa memoria all’illustre ‘cittadino’ eugubino, che da tempo aveva il suo ‘buon retiro’ poco lontano dalla scuola, in una casa ristrutturata da Gae Aulenti, l’architetto che ha disegnato la nuova piazza S. Giovanni.

Forte il legame dello scomparso regista con la Città dei Ceri, dove aveva realizzato negli anni ’80 per il Teatro Stabile dell’Umbria produzioni che avevano acceso su Gubbio le luci della critica e della stampa internazionale, dalla ‘Fidanzata povera’ di Óstrovskij a ‘La serva amorosa’ di Goldoni, alle indimenticabili ‘Tre sorelle’ di Cechov, fino alle ‘Scene di una notte d’estate’ nel 2004 proprio con gli allievi della Scuola.

Il sindaco, che aveva conosciuto Ronconi proprio nei primi anni del suo arrivo a Gubbio, ha assicurato la massima disponibilità a promuovere iniziative per sottolineare la presenza di questa straordinaria esperienza culturale e teatrale radicata nel territorio, assicurando la collaborazione anche ad ospitare parte dell’archivio e biblioteca di Ronconi, creando così un luogo di visibilità costante sulla produzione del regista.

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