A cura di Mario Tosti
Storia dell’Umbria dall’Unità a oggi
(Marsilio, Venezia 2014, 2 voll.)
mercoledì 24 giugno 2015 – ore 17,30
Palazzo Donini - Salone d’Onore. c.so Vannucci, 96

PERUGIA - Nell’imminenza dei cinquanta anni di vita della Regione Umbria, è maturata all’interno dell’Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea (Isuc) l’esigenza di riflettere, sulla scorta delle nuove fonti acquisite e del rinnovamento storiografico prodotto a partire dal tramonto delle ideologie novecentesche, sui temi fondamentali della storia regionale elaborando un progetto che ha l’ambizione di offrire occasioni di riflessione e linee interpretative in grado di orientare le politiche regionali di sviluppo economico, sociale e culturale.

Programma

Saluti
Catiuscia Marini (Presidente Regione Umbria)
Mario Tosti (Presidente Isuc)

Interventi
Ivo Biagianti (Università di Siena)
Marco Severini (Università di Macerata)

Coordina
Alberto Sorbini (Direttore Isuc)

Storia dell’Umbria dall’Unità a oggi
Poteri, istituzioni e società

a cura di Mario Tosti
(Marsilio, Venezia 2014, pp. XV+415)

Al centro di questo volume sono posti i complessi rapporti tra le istituzioni politiche, economico-sociali e educative e la società, in relazione soprattutto ai mutamenti storici nazionali e a quelli generati dalle forze esogene al contesto regionale, nella ricerca di nuovi equilibri in grado di coniugare, nell’arco di tempo considerato, caratterizzato da una progressiva dilatazione della sfera della partecipazione e dell’impegno politico, la stabilità delle strutture con il mutamento. I saggi presentano un modello sociale che, dall’Unità al fascismo, vede al suo apice ceti dominanti favorevoli al perpetuarsi di un modello economico fondato essenzialmente sull’agricoltura mezzadrile; tuttavia non trascurano di mettere in evidenza la presenza di quei fattori di accelerazione che nel secondo dopoguerra modificheranno profondamente gli assetti politici e le dinamiche sociali: la stampa, tradizionalmente dipendente da testate nazionali, vivrà momenti di effervescenza e di proposta; la massoneria è stata finalmente indagata nella sua capacità di radicamento nella società civile e anche la Chiesa, condizionata nel passato da fattori delimitanti quali il modernismo e il comunismo, si aprirà alla nuova stagione conciliare rinnovando il tessuto religioso e innestandosi perfettamente con la spiritualità da sempre espressione privilegiata dell’Umbria.

Scritti di Matteo Aiani, Luciana Brunelli, Augusto Ciuffetti, Fulvio Conti, Antonio Pio Lancellotti, Paolo Marzani, Giancarlo Pellegrini, Paolo Pellegrini, Alberto Stramaccioni, Mario Tosti, Ferdinando Treggiari.

Storia dell’Umbria dall’Unità a oggi
Uomini e risorse

a cura di Mario Tosti
(Marsilio, Venezia 2014, pp. XV+421, ill.)

In questo volume, oggetto della riflessione dei vari saggi è il complesso rapporto tra uomo e ambiente, mezzi e sviluppo, in una realtà territoriale dove, nel periodo considerato, l’equilibrio tra risorse e consumi continua a essere elemento determinante delle dinamiche sociali e relazionali e dove l’avvio di processi di modernizzazione provoca spesso pauperizzazione e mobilità. Dal libro emergono i caratteri salienti di una regione che, almeno per tutta la prima metà del Novecento, nonostante la presenza di un vero e proprio centro industriale come Terni, resta una realtà che lega il suo meccanismo di sviluppo solo alla possibilità di sfruttamento delle risorse agricole. Tra Otto e Novecento, sotto la spinta di un ristretto nucleo di agrari illuminati e all’azione di istituzioni agrarie come i comizi e le cattedre ambulanti, l’agricoltura regionale conobbe un intenso processo di modernizzazione che tuttavia rimase privo di unità e in alcuni casi fu all’origine di un intenso fenomeno migratorio. Pare accertato tuttavia che gli accresciuti redditi in agricoltura furono in grado di sostenere un limitato sviluppo nel settore industriale: sorsero o si consolidarono numerose imprese nell’ambito dell’industria metallurgica, meccanica, estrattiva, tipografica. La rottura del tradizionale sistema economico e sociale si avrà essenzialmente solo a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta del Novecento, quando le nuove possibilità offerte dallo sviluppo economico italiano e anche da quello regionale si tradurranno in un’accelerazione che modificherà profondamento gli assetti politici e le dinamiche sociali.

Scritti di Paolo Belardi, Angelo Bitti, Odoardo Bussini, Luca Calzola, Francesco Chiapparino, Renato Covino, Stefano De Cenzo, Anna Maria Falchero, Ruggero Ranieri, Alberto Sorbini, Manuel Vaquero Piñeiro.

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