Il dolore di Umbria jazz per la morte di Ornette Coleman
PERUGIA - Grandissimo dolore ha suscitato in tutto l'ambiente di Umbria Jazz la notizia della morte di Ornette Coleman, il visionario inventore di un jazz finalmente liberato da ogni vincolo di conformismo.
Il grande sassofonista texano ha frequentato assiduamente i palchi del festival umbro, che a lui ha riservato un omaggio non piu' ripetuto per altri. Fu nell'edizione 1998, quando il teatro Morlacchi ospito' il progetto intitolato "Civilitation". Il padre del free jazz in quella occasione ebbe la possibilita' di presentare in tre diverse serate altrettante proposte musicali: la prima con gli antichi compagni di avanguardia Charlie Haden e Billy Higgins e con Lee Konitz ospite speciale; la seconda con percussionisti indiani ed i sardi Tenores di Bitti; la terza con danzatori, rappers e installazioni multimediali (c'era anche una astrologa).
Una sorta di live compilation frutto della sfrenata fantasia di un uomo capace di immaginare situazioni artistiche oltre ogni genere codificato e che nel jazz aveva individuato il linguaggio universale per eccellenza.
L'ultima volta di Ornette Coleman a Umbria Jazz fu nel 2007, all'arena Santa Giuliana, e anche in quella occasione non smenti' la sua fama di artista innovativo e del tutto estraneo alle convenzioni presentando una formula insolita che prevedeva ben tre contrabbassisti.

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