Città di Castello/Corsi universitari a Villa Montesca,il Comune bussa al Rettore
CITTA’ DI CASTELLO - “Incontreremo il nuovo rettore dell’Università di Perugia, professor Franco Moriconi, il 23 giugno prossimo in occasione dell’inaugurazione della biblioteca dei Baroni Franchetti e contiamo di gettare le basi di un confronto sul ritorno dei corsi universitari a Villa Montesca con un interlocutore che ci appare ragionevole e aperto alla territorialità”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha preannunciato così l’iniziativa che il Comune di Città di Castello intraprenderà nei confronti dell’ateneo perugino per verificare la percorribilità del ripristino di percorsi di studio accademici nel capoluogo tifernate, intervenendo nel dibattito originato dall’interpellanza del capogruppo de La Sinistra per Castello Alessandro Alunno.
L’esponente della maggioranza chiedeva che il primo cittadino incontrasse il rettore al fine di ripristinare la sede distaccata dell’Università a Città di Castello, “dopo una chiusura giustificata dalla spending review – aveva detto - che però ha colpito solo il nostro polo tra quelli delocalizzati in Umbria”.
“Anche se con l’imbarazzo derivante dal fatto che la nostra è stata l’unica sede soppressa e siamo stati, quindi, gli unici penalizzati, ho letto con interesse le dichiarazioni del rettore circa l’orientamento a potenziare le sedi universitarie distaccate rimaste – ha affermato Alunno – e credo che ci siano margini per ripristinare i corsi a Villa Montesca”.
Il capogruppo del Pd Gaetano Zucchini ha espresso la propria condivisione per l’iniziativa, rimarcando come la città sia stata penalizzata. “Il nuovo rettore ha preso una strada di forte dissociazione dal predecessore e ha ribadito che non gli piace una visione esclusivamente economicistica della gestione dell’università”, ha rilevato l’esponente della maggioranza, che ha comunque evidenziato come al momento si parli unicamente delle sedi distaccate rimaste. “Chiedo al sindaco di farsi portavoce di questa esigenza che il consiglio comunale propone – ha sostenuto Zucchini – perché credo che Città di Castello abbia tutte le caratteristiche per ospitare di nuovo i corsi universitari e ritengo, quindi, assolutamente doveroso un passaggio con il rettore per favorire questa soluzione”.
Nel sottolineare come “avere una sede universitaria in città rappresenterebbe un notevole cambio di prospettiva per chi ha figli da avviare a questi studi”, il capogruppo di Fdu Luca Cuccaroni ha invitato a riflettere sull’esigenza che “ci sia una effettiva ricaduta economica sulla città che in passato non c’è stata, perché Villa Montesca per la sua collocazione non ha generato questo meccanismo virtuoso”. “Credo che la Regione avrebbe nell’ex ospedale una location perfetta, che permetterebbe di fare dei corsi il fulcro dell’economia della città e valorizzare il nostro centro storico”, ha sostenuto l’esponente della minoranza.
Nel ricordare un ordine del giorno presentato nel 2011, il consigliere del Pd Gionata Gatticchi ha giudicato inspiegabile che i tagli imposti dalla spending review all’Università di Perugia abbiano riguardato unicamente la sede di Città di Castello. “Con il cambio che c’è stato al vertice dell’ateneo – ha osservato il consigliere - possiamo tornare a dire la nostra e credo per questo che il sindaco, insieme ai nostri rappresentanti regionali, debba farsi carico di sostenere le legittime aspettative della città”.
A chiedere spiegazioni dell’accaduto è stato il capogruppo dell’Idv Roberto Colombo, che ha ricordato come “alla sollecitazione fatta all’epoca di protestare energicamente contro l’ipotesi della chiusura venne risposto dal sindaco che non era la strategia giusta, anche perché c’era stato un incontro con il rettore che lasciava presagire una conclusione diversa”. “Così non è stato e vorremmo capire il perché”, ha concluso Colombo.
Il sindaco Bacchetta ha ricordato la vocazione della città, in particolare per quel corso di scienze infermieristiche che nacque storicamente proprio nel territorio tifernate ben prima dell’istituzione della sede distaccata alla Montesca. Nel giudicare “affascinante” la soluzione dell’ex ospedale, il primo cittadino ha sottolineato come “Villa Montesca sia una struttura già funzionante, che sarebbe ancora una volta perfetta per il ritorno dei corsi universitari”. “Credo che dovremo puntare a corsi che diano prospettive professionali interessanti e siano collegabili al nostro territorio”, ha sostenuto Bacchetta, che ha collocato il ritorno della sede distaccata dell’Università a Villa Montesca nel quadro di un’azione di valorizzazione del parco alla quale sta lavorando ultimamente anche la Regione e di una nuova riappropriazione da parte dei tifernati di un patrimonio che è collettivo.
L’assessore alla Formazione Mauro Alcherigi ha ricordato le tappe che hanno portato nel 2013 alla soppressione dei corsi e ha rinnovato l’amarezza per un confronto con il precedente rettore che ha avuto una conclusione non rispondente alle premesse. “L’ipotesi di un ritorno dei corsi a Città di Castello – ha spiegato Alcherigi - trae le sue ragioni dai riscontri numerici eccezionali ottenuti dalla giornata di orientamento promossa dall’Università a Città di Castello la scorsa estate, che ha riscosso il maggior successo tra tutte quelle organizzate nella regione e si è tradotta in numero di iscrizioni importante, tale da dare una nuova dimensione al peso del nostro territorio rispetto a Perugia”. Dietro a questo risultato, Alcherigi ha anticipato che l’Università ha già preannunciato l’intenzione di iniziare a luglio dal capoluogo tifernate la prossima serie di giornate di orientamento, sottolineando come “se i numeri della nostra città verso l’università tornano a essere importanti, il ruolo che possiamo giocare è strategico nelle scelte dell’ateneo, anche per la posizione di frontiera regionale che abbiamo”. “Avere corsi importanti per l’inserimento lavorativo, che permettano alle nostre famiglie di non sopportare una spesa eccessiva per gli studi sarebbe fondamentale”, ha rimarcato l’assessore, che ha affermato: “facciamo partire il percorso politico, questo territorio non può essere solo terreno di conquista per i numeri e non per la valorizzazione delle sue strutture e delle sue potenzialità”.
In sede di replica, il consigliere Alunno ha manifestato la fiducia che l’iniziativa dell’amministrazione possa conseguire il risultato di far cambiare strategia all’Università.

Recent comments
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago