GIULIANOVA (Teramo) - Tra i gruppi partecipanti al XVI concorso internazionale per bande musicali di Giulianova (Teramo), c’era anche l’associazione filarmonica “F. Giabbanelli” di Selci. Alla manifestazione hanno preso parte sedici gruppi provenienti da Ungheria, Slovacchia, Polonia, Moldavia e da varie regioni d’Italia. La kermesse, svoltasi nel lungomare di Giulianova, ha avuto luogo tra il 29 maggio e il 2 giugno scorsi; madrina d’eccezione è stata miss Italia 2014, Clarissa Marchese. A trionfare, con vari riconoscimenti, è stata la banda militare dei Carabinieri del Ministero Affari Interni della Moldavia, che ha vinto anche il premio “Città di Giulianova”, come miglior banda dell’edizione 2015.

Il successo del pubblico, però, è stato riscosso da tutt’altre formazioni. In questa sezione del concorso, infatti, un grande risultato è stato ottenuto proprio dalla banda di Selci. Le esibizioni in concerto e in sfilata dell’associazione “F. Giabbanelli” sono state particolarmente apprezzate dagli spettatori giuliesi e ai bandisti altotiberini è stato assegnato il secondo premio della giuria popolare.

“Un risultato importante – hanno commentato i bandisti – soprattutto se si considera che è stato raggiunto in uno dei concorsi per bande più impegnativi nel panorama italiano e internazionale. Questo riconoscimento è un premio all’impegno e alla passione di tutti gli oltre quaranta componenti della nostra banda e al lavoro, costante e diligente, del suo direttore, Mirko Taschini”.

“Per noi la musica assume da sempre un valore ludico ed  educativo. – hanno proseguito – Tra di noi ci sono giovani e meno giovani e la musica rappresenta un forte stimolo per stare insieme, confrontarsi e imparare a vicenda qualcosa di nuovo; il nostro, così, risulta un gruppo molto unito, dove è facile divertirsi e di conseguenza far divertire gli altri, che ascoltano”. Dello stesso avviso è anche il presidente dell’associazione, Lucio Urbanelli, che facendo i complimenti ai musicanti, ha ricordato l’importanza, in una banda, di “divertirsi, prima che di divertire”.

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