TERNI - Spagna, Italia e America Latina si ritrovano a Terni per parlare di diritti dei consumatori. E’ successo pochi giorni fa a Palazzo Gazzoli dove si è svolto il prestigioso convegno internazionale “Il consumatore di servizi fra Italia, Spagna e Latino America”, organizzato dal Centro studi giuridici sui diritti dei consumatori del Polo scientifico-didattico dell’Università di Perugia, coordinato dal professor Lorenzo Mezzasoma, insieme all’Ordine dei Commercialisti di Terni, presieduto da Roberto Piersantini.

Dal convegno è emerso che l’Italia è ancora indietro rispetto a Spagna e buona parte dei paesi latino-americani sul fronte dei diritti dei consumatori. A differenza di ciò che avviene in questi paesi, infatti, l’Italia non riesce ad adeguare rapidamente le proprie normative e i propri sistemi di tutela in relazione ai cambiamenti che si susseguono nel mercato.

Ne hanno parlato i più importanti ricercatori e professori universitari a livello internazionale tra cui Pietro Perlingieri, professore emerito dell’Università del Sannio e presidente della Società Italiana degli Studiosi di Diritto Civile, Agustín Luna Serrano dell’Universidad de Barcelona, laurea honoris causa dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, che ha presieduto la sessione pomeridiana, Eugenio Llamas Pombo dell’Univesidad de Salamanca (Spagna) e Carlos Ignacio Jaramillo Jaramillo della Pontificia Univesidad Javeriana de Bogotà (Colombia) che hanno partecipato ai lavori mattutini.

Nel corso del convegno sono stati messi a confronto i vari sistemi giuridici attualmente in vigore ed è stata fatta una comparazione sul livello di tutela e di diritti di cui godono piccole e microimprese e consumatori. Un livello di diritti più sviluppato in Spagna, Argentina, Colombia, Uruguay piuttosto che in Italia dove ancora c’è bisogno di lavorare per far crescere una cultura del diritto in questo settore.

Il professor Lorenzo Mezzasoma, coordinatore dell’unico Centro studi in Italia sui diritti dei consumatori: “Non è possibile ipotizzare un modello unico da applicare a tutti questi paesi, è possibile invece scambiarsi esperienze e informazioni da calibrare sulle singole realtà nazionali. L’Italia deve fare uno sforzo in più per allinearsi e per accogliere i cambiamenti con rapidità”.

Come esempio il professor Mezzasoma porta quello della Spagna. “In questo paese è stato introdotto il sistema dell’arbitrato gratuito a cui ogni consumatore può rivolgersi, in Italia una cosa del genere non esiste”. “Da noi – aggiunge Roberto Piersantini, presidente dei commercialisti di Terni – un istituto del genere costa molti soldi ed è quindi difficile che un consumatore possa farvi ricorso”.

L’Umbria rappresenta però un’eccezione positiva sul versante della collaborazione istituzionale rispetto al resto del paese. “Una legge regionale – spiega infatti il professor Mezzasoma – ha reso possibile il coinvolgimento diretto del Centro studi dell’Università di Perugia e questo favorisce gli studi e le ricerche su questo settore con maggiori possibilità di trovare anche soluzioni che possano soddisfare i consumatori”.

Dottorati di ricerca col doppio valore Italia-Spagna - Al convegno hanno partecipato gli studenti del Corso di laurea in Economia aziendale di Terni, coordinato dal professor Alessandro Montrone. A tale proposito è stato reso noto che, grazie alla collaborazione con l’Università di Salamanca (Spagna), sono stati attivati dottorati di ricerca che consentono ai ricercatori di avere il doppio riconoscimento valevole sia per l’Italia che per la Spagna e non solo. Il doppio titolo ha infatti validità anche per altri paesi dell’America Latina tra cui Uruguay, Argentina e Colombia.

Un importantissimo strumento per consentire ai neo laureati di poter svolgere l’attività di ricerca e trovare sbocchi professionali anche in alti paesi. “Questo corso – spiega il professor Eugenio Llamas Pombo dell’Univesidad de Salamanca – persegue una doppia finalità. Quella di dare maggiori opportunità lavorative e quella di perseguire le finalità insiste di un’Università e cioè essere aperta al mondo e alle esperienze”.

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