PERUGIA - Il 30% delle richieste di esami in ospedale e' superfluo: di "Appropriatezza prescrittiva degli esami di laboratorio" si parlera' a Perugia sabato prossimo, in un convegno organizzato dal servizio di Patologia clinica ed ematologia  dell'azienda ospedaliera di Perugia, incollaborazione con la Societa' italiana di biochimica clinica ebiologia molecolare clinica.

Il convegno comincera' alle ore 9 nelle aule della facolta' di Medicina del Polo unico.

"Per appropriatezza - sottolinea in una nota dell'ufficio stampa del Santa Maria della Misericordia, la dottoressa Carla Ferri, responsabile del laboratorio di analisi dell'azienda ospedaliera di Perugia - si intende il grado con cui una procedura diagnostica o un esame e' efficace, mirato, non eccessivo ed adeguato in senso quantitativo, fornito sia in regime di ricovero o ambulatorialmente, per rispondere ai bisogni del paziente".

Nel laboratorio di Patologia clinica ed ematologia del S. Maria della Misericordia - prosegue la nota - ogni anno vengono eseguiti 5 milioni di esami, equamente divisi tra utenti esterni e degenti.

"L'appropriatezza non puo' ridursi ad una mera questione di risparmio economico - osserva il dr. Alfredo Villa, responsabile scientifico del convegno, dirigente medico del servizio di Patologia clinica ed ematologica dell'azienda - occorre una sensibilizzazione dei medici di medicina generale e dei cittadini stessi. Da anni, prima ancora che in sanita' si parlasse di risparmi, le societa' scientifiche si battono per la riduzione di esami di laboratorio, perche' inutili e a volte addirittura fuorvianti per il clinico preposto alla diagnosi.

Dal convegno di Perugia ci aspettiamo proprio una condivisione delle rilevazioni sempre piu' condivise e cioe' che almeno il 30% degli esami di laboratorio sono da ritenere superflui".

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