Felice Belloli sarebbe a un passo dall’addio. Dopo l’invito ad autosospendersi lanciatogli da molti presidenti del comitati regionali, la richiesta di lasciare delle Associazioni calciatori e allenatori, le pressioni del mondo della politica (da Matteo Renzi a Malagò), le stop calciatrici alla finale di Coppa Italia, e i numerosi testimoni che quella frase omofoba e sessista («basta dare soldi a queste quattro lesbiche») sostengono di averla sentita con le loro orecchie, il presidente della Lega Dilettanti potrebbe dimettersi nel pomeriggio.
 

I successori: Carolina Morace o Rosella Sensi

Il consiglio della Lega nazionale dilettanti è convocato per le 15 a Roma. A quanto si apprende Belloli incasserà una mozione di sfiducia che potrebbe essere approvata all’unanimità dalle 23 componenti della Lega. E intanto già si fanno i nomi dei possibili successori: l’ex presidente della Roma Rosella Sensi e l’ex stella del calcio Carolina Morace.

Tavecchio: «Noi non possiamo discriminare»

Carlo Tavecchio ha ormai preso le distanze dal suo successore: «Non ci aspettavamo una dichiarazione di questa portata, noi non possiamo discriminare», ha detto a La Telefonata di Belpietro su Canale 5 il numero uno della Federcalcio. Finito nella bufera lui stesso, qualche tempo fa, per una frase sessista sulle «calciatrici handicappate nel calcio» e per gli insulti a sfondo razzista sui calciatori africani mangiabanane. Sulla vicenda mercoledì è intervenuto anche il premier Matteo Renzi che ha parlato di «frasi squallide». E intanto prosegue l’inchiesta: il 25 maggio la Procura federale ascolterà i presenti alla riunione del 5 marzo per verificare le dichiarazioni omofobe di Belloli finite nel verbale.

Le calciatrici: «Vogliamo una Lega nostra sotto la Figc»

Le calciatrici intanto hanno messo bene in chiaro una cosa: «Le dimissioni di Belloli non ci bastano», ha detto al Corriere Martina Rosucci, 23 anni, centravanti del Brescia e della Nazionale. «Il calcio femminile deve uscire dalla Lega e deve costituirsi come Dipartimento autonomo sotto la Figc». Lanciando un invito ai colleghi maschi a compiere un gesto di solidarietà. Ma solo Manolo Gabbiadini, attaccante del Napoli e fratello della bomber della Nazionale Melania, si è finora detto vicino alle calciatrici con un tweet.

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