di Gino Goti

Via della Scuola

I lavori in via della Scuola: marciapiedi, posa in opera cavi e tubi, rifacimento manto stradale, sono iniziati, puntualmente, in aprile dello scorso anno, proprio in concomitanza dell'inizio della campagna elettorale comunale. Tra “facimenti” e “rifacimenti” per errori, non si sa di chi, la strada, a detta di qualche consigliere comunale, doveva, assolutamente, essere completata entro il 30 novembre 2014. Ora, tra venerdì 16 e sabato 17 maggio, l'asfalto è stato completato e, a occhio, sembra perfetto, a parte i vari sobbalzi che si sentono percorrendo la strada in macchina. Ma si sa, nessuno controlla, e quindi non possiamo mica pretendere un biliardo di strada. Tra poco ci sono le elezioni e l'asfalto è giunto puntuale. Chissà cosa dovranno aspettare i cittadini per vedere la segnaletica stradale, annunciata da mesi e mesi con vistosi cartelli?

E la Stazione?

Altro lavoro...interrotto: la stazione ferroviaria. Abbiamo assistito a una eccezionale alacrità negli operai addetti alla trasformazione della stazione di Ponte San Giovanni: eliminazione binari, sottopassaggio tra la stazione e i binari, sistemazione area esterna con abbattimento di innocenti alberi. Ora tutto è fermo, sono state smontate le “baracche” che ospitavano uffici, spogliatoi del personale e magazzini. Le macchine operatrici sono state trasferite altrove e tutti si chiedono che cosa è successo e da cosa dipende questa interruzione. “Chissà – dice il solito buontempone - o han trovato na bomba o na tomba etrusca!”.

Raddoppio Centrale Umbra

Intanto è trapelata la notizia che ben 56 aziende si sono prenotate per partecipare alla gara di appalto dei lavori per l'inutile e documentato raddoppio della ferrovia centrale umbra tra Ponte San Giovanni e Perugia  S.Anna.  Gli appelli dei cittadini e di alcune associazioni, evidentemente inutili, sono rimasti inascoltati. Quindi si assisterà ad una ulteriore lungaggine (basteranno 10 anni?) e a un ulteriore scempio del paesaggio. E i residenti di Ponte San Giovanni avranno un sensibile peggioramento di qualità dell'aria per lo scarico delle automobili che finalmente, fermandosi a Ponte San Giovanni – non si sa dove – e non salendo a Perugia, renderanno più respirabile l'aria del capoluogo di regione, così, trionfalmente, affermava l'assessore regionale, responsabile del settore. Ponte San Giovanni è già oltre i  limiti di sicurezza indicati dall'ARPA ma purtroppo i suoi residenti non hanno un “sindaco” o un altro “patrono” che li tuteli o che, almeno, li ascolti e accetti un confronto costruttivo.

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