PERUGIA - Ha lo scopo di fare conoscere l'arte terapia come modalita' che facilita, tramite l'uso di materiali artistici, l'auto espressione, la riflessione, l'equilibrio del mondo emotivo e in generale la crescita personale dell'individuo un workshop che si e' tenuto presso la biblioteca dell'Accademia di belle arti di Perugia.

Il termine "Art therapy" - hanno spiegato i promotori dell'iniziativa - viene attributo all'artista inglese Adrian Hill nel 1942. Il termine fu usato per descrivere il lavoro che faceva con i pazienti con tubercolosi nel sanatorio King Edward VII in Sussex. Infatti Hill noto' che il dipingere aiutava i pazienti non solo ad impiegare il lungo tempo a loro disposizione ma facilitava anche l'espressione dell'ansia e del trauma che stavano vivendo.

Nello stesso periodo storico alcuni psicoanalisti, occupandosi di sogni, di ricordi spesso traumatici, si erano resi conto che il linguaggio dell'inconscio era soprattutto d'immagini, cosi che incoraggiavano i pazienti a disegnare.

Donald Winnicott and Marion Milner in Inghilterra erano tra gli psicoanalisti che facilitavano l'uso del disegno come espressione nei bambini e nei pazienti adulti.

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