di Paolo Felici

 

Nell'augurarvi un felice anno nuovo mi piace lasciarvi, come da tradizione, alcuni dei momenti che hanno caratterizzato il 2014 in edilizia. L'occasione non può essere persa, né dispersa nelle numerose sfaccettature della materia. Questa mi è sembrata l'occasione per riportare le news più divertenti che sono comparse sul sito “Bosetti e Gatti”, che tratta, in maniera seria e impaziente la questione dei contratti pubblici. Del resto li comprendo benissimo, essendo loro tecnici che tengono un approccio correttamente tecnico nei confronti di una materia tecnica; quest'ultima purtroppo scippata e rovinata dalla giurisprudenza.

            Ho riportato solo i titoli delle notizie, così come pubblicate dal sito, a partire dall'ultima, senza alcun mio commento.

 

Legge di stabilità 2015: il maxiemendamento approvato dal Senato e ora alla Camera. Mirabile esempio di chiarezza, splendida tecnica normativa e una prosa al confronto della quale Dante e Manzoni sono dei dilettanti

ANCI scrive all'ANAC una nota rappresentando alcune criticità del sistema AVCPass; il documento, che dovrebbe essere una prima sollecitazione, ha prodotto l’apertura di un tavolo tecnico per tentare di ovviare alle criticità più gravi del sistema. L’auspicio è che a qualche soluzione positiva si possa pervenire, a fronte di un sistema farraginoso che, di fatto, rallenta le procedure di gara invece che snellirle e semplificarle. Chi scrive resta scettico sulla possibilità di rianimare un morto. Ci vorrebbe il coraggio di dire quello che avrebbe detto Totò: «Una cioféca è una cioféca».

Una legislazione da Paperopoli, atto secondo: Vita, morte e (falsi) miracoli del soccorso istruttorio.

 

Ma non si era parlato di semplificazione? Un virus incontrollabile ha raggiunto i gangli vitali (vitali?) della burocrazia romana! La Ragioneria dello Stato e il MEF mettono in crisi le stazioni appaltanti con richieste (approssimative e spesso errate o incomprensibili) di miriadi di dati assolutamente inutili relativi ad affidamenti a partire dal 2012, in una baraonda di CIG, CUP, QSN, CPT, SIOPE, SIMOG, ATECO, BDAP, BDU, SICOGE, MIP, AUSA (e qualche sigla sarà sfuggita), il tutto su sistemi informatici che reggono a fatica il confronto con la scrittura con le penne d'oca.

 

La patria del diritto genera mostri, atto secondo: il Consiglio di Stato, sez. IV, con ordinanza 16 settembre 2014, n. 4089, sospende T.A.R. Milano, 9 luglio 2014, n. 1802, che aveva annullato l'aggiudicazione (e "suggerito" ad Expo S.p.A. la risoluzione del contratto sulla fragile base del protocollo di legalità). Udienza pubblica il 18 dicembre 2014

 

Pubblicata sulla G.U. n. 190 del 18 agosto 2014 la legge 11 agosto 2014, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari) con "finta" soppressione della AVCP (il carrozzone passa armi e bagagli all'ANAC), complicate e del tutto inefficaci misure anticorruzione in materia di varianti in corso d'opera, semplificazioni al contrario in materia di partecipazione alle gare e altre disposizioni eterogenee

 

Una legislazione da Paperopoli: la commedia delle varianti in corso d'opera (intorno all'articolo 37 della legge n. 114 del 2014)

Pubblicata sulla G.U. n. 192 del 20 agosto 2014 la legge 11 agosto 2014, n. 116, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91 (Disposizioni urgenti per il settore agricolo, la tutela ambientale, l'efficienza energetica degli edifici scolastici ... tutela della mozzarella e altre frattaglie)

La patria del diritto genera mostri giuridici: il T.A.R. annulla l'aggiudicazione all'impresa (e "suggerisce" ad Expo S.p.A. la risoluzione del contratto sulla fragile base del protocollo di legalità), l'ANAC propone il commissariamento della stessa impresa ai fini della continuità dell'esecuzione dello stesso contratto (sulla base, a sua volta fragile, dell'art. 32 del decreto-legge n. 90 del 2014) - Atto secondo: il Prefetto di Milano decreta il commissariamento dell'impresa (limitatamente all'appalto in discussione), che per essere efficace necessita del mantenimento in vita del contratto (frutto di un'aggiudicazione annullata) e del fatto che Expo ignori il "suggerimento" del T.A.R.

Consiglio di Stato, Sez. III settembre 2014, n. 4698. Per valutare l’idoneità a ridurre la discrezionalità tecnica della Commissione giudicatrice, non è adeguato (come ritiene l’AVCP) soltanto un sistema binario, basato su punteggi 0/1, o conseguenti ad accertamenti di inesistenza/esistenza di elementi oggettivamente definiti. La stessa discrezionalità tecnica implica un margine di apprezzamento, sindacabile sotto il profilo della logicità e rispondenza alle regole tecniche e ai fatti, ma non eliminabile. Quel che deve sussistere è invece una griglia che renda possibile ricondurre l’attribuzione dei punteggi alla griglia, con approssimazione logica accettabile, e quindi sindacabile attraverso le diverse figure dell’eccesso di potere.

A quest'ultima aggiungo un sintetico commento: “ma che state a dì!”

Auguriamoci che tutto ciò non abbia a ripetersi nel 2015.

www.ediliziario.it

Condividi