di Paolo Felici

 

Aveva ragione Nietzsche: tutto ritorna! La nostra è un'esistenza circolare: giriamo avanzando, come rotoballe di paglia nella superficie stepposa dei campi di grano trebbiati. Questo non significa che si ripetano le stesse cose, magari con personaggi diversi, ma la dimensione dell'essere umano respira e ora sta espirando.

Oggi proprio di paglia voglio parlare e vi racconterò la favola inversa dei tre porcellini, considerando che quasi sicuramente la versione ufficiale è stata scritta quando la comunità umana stava inspirando, buttando dentro di tutto, inebriata dall'ossigeno e nell'assurda fede che le risorse fossero illimitate. Per cui la casa sicura del porcellino è quella in muratura, o, meglio, negli anni novanta, diventa in cemento armato. Il porcellino capo ha chiamato l'Impresa e si è fatto costruire un bel casone riscaldato e raffrescato da un impianto potentissimo. Aveva potere di portafoglio e ha mandato il lupo a raccogliere ortiche, aggiungendo: "finché fai in tempo!". Alludeva al prossimo outlet village in costruzione nell'ultima zona boscata rimasta. Oggi il figlio del lupo è tornato tra i rovi di molte isole del consumismo, attirato dai figli dei porcellini, che non hanno casa o non ce la fanno a mantenere quella che hanno ereditato; questi hanno cominciato a utilizzare tutto ciò che dà la terra e il lavoro delle braccia. Come tanti anni prima hanno ricominciato ad autocostruirsi la casa; a differenza di prima hanno la tecnologia. Oggi una casa in legno e paglia è sicura, più di quella dei loro genitori. I porcellini sono contenti perché non c'è il caminetto per riscaldarsi e il lupo non potrà entrare neppure da lì. La casa in legno e paglia, anche autocostruita, è econologica. Il sistema è semplice e lo spessore dell'isolante naturale, chiuso e invisibile all'interno di intonaci o pannelli, dà contenimento energetico a basso costo e a chilometro zero.

Povero lupo, anche stavolta proverà a soffiare a pieni polmoni sulla casa di legno e paglia costruita dai bocconcini rosa, stavolta lo farà con un pizzico d'odio, con occhi di fessure, pensando a tutte le umiliazioni che ha subito la sua specie; ma mentre lo farà gli si seccherà la salivazione accorgendomi presto che anche stavolta se ne andrà gobbo e a bocca asciutta.

Un passo per ricostruire

Un secolo fa chi si costruiva la casa la faceva in muratura e spesso si scavava una buca vicino per prendersi il materiale. La depressione serviva per contenere l'acqua del cielo e utilizzarla; oggi gli scarti dei materiali agricoli locali si utilizzano per mantenersi caldi d'estate e freschi d'inverno, senza sprechi energetici: tutto ritorna, aveva proprio ragione Nietzsche.

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