di Paolo Felici

 

PERUGIA - La complessità va gestita con la semplicità. Di complesso ci siamo noi, di semplice ci devono essere le forme di gestione, altrimenti utilizziamo una risorsa per ottenere una complicazione, mentre dovremmo lasciare la complessità nel delicato lavoro dell'arte e dell'invenzione, con cui noi italiani, tra l'altro, abbiamo un certo feeling, così come purtroppo l'abbiamo con la confusione, parente stretta della complessità male utilizzata.

Dopo questo giretto di parole, simile ad una lettera di San Paolo, veniamo al punto, come fa del resto lo stesso Saulo: non mischiamo le cose, non strutturiamo gli organismi per la gestione delle opere pubbliche su modelli simili a noi stessi; anche lì è necessario il bipolarismo, che poi, sostanzialmente è una questione di strutturare la scelta: o si è pubblico o si è privato; evitiamo tutto il resto.

Qual'è il resto? Non mancano certo gli esempi, o gli esemplari, sia grandi che piccini, come la fauna che si può trovare in terra ed in mare. Tra le balene mi viene da pensare al Mose e all'Expo. Le indagini hanno scoperchiato un giro di denaro per prestazioni, come dire, extracontrattuali, pari al 10% degli investimenti: si diceva, infatti, che circa un miliardo sono stati gli euro spillati, proprio come acqua calda da una caldaia che non ce la fa più a produrre ricchezza per tutti, anche per chi non si accontenta mai. Expo e Mose ha significato anche il fallimento di chi voleva dimostrare che le cose vanno dritte solo con i grandi manager privati (te li raccomando!). Nelle due indagini non è stato coinvolto un dipendente pubblico e devo dire che si sono “distratte” molte risorse, forse come non mai. Tra gli esemplari piccolini, tra i pesciolini, mi vengono in mente tutte quelle partecipate che operano nei servizi pubblici come se fossero privati. Eppure il problema ce lo siamo posto, era uno dei pilastri della spending review, che fine ha fatto? Se l'è forse portato via Cottarelli?

Io ho un'idea: l'Impresa esegue e si organizza per guadagnare e il pubblico progetta, gestisce e controlla facendo sì che l'Impresa guadagni il giusto: è semplice, ma non è difficile.

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