PERUGIA - Giornalisti che parlano di se' e del mondo, blogger che spiegano come padroneggiare i nuovi strumenti della comunicazione, editori che affrontano le rivoluzionarie trasformazioni del settore, massmediologi che cercano di interpretare la societa': tutto questo e molto altro offrono i cinque giorni di eventi del nono Festival internazionale del giornalismo (complessivamente 200) che si svolge nel cuore di Perugia.

Si e' cominciato oggi, di buon mattino, e si chiudera' domenica dopo avere affrontato una imponente ideale "rassegna stampa" di questioni, italiane ed internazionali. La star e' senza dubbio Edward Snowden, il tecnico della Nsa che ha svelato le attivita' di controllo della intelligence americana, che si colleghera' con il festival via Skype. Ma si parlera' di molto altro, dalla propaganda dell'Isis alla censura in Turchia, dall'epidemia di Ebola alle nuove guerre, dall'evoluzione dell'informazione in Cina alle inchieste sulla finanza internazionale, dalla situazione in Ucraina allo stato di salute della liberta' di stampa. Con un occhio anche all'Italia degli scandali e dei talk show, dello sport e della nuova comunicazione politica, delle tematiche dell'ambiente e dell'immigrazione, della disoccupazione giovanile e della sanita'. Riflettori accesi anche sulle frontiere piu' avanzate della comunicazione di massa e social, che si giovano delle nuove tecnologie ma dalle quali sono anche condizionate.

Il filo conduttore e' lo slogan "tutti imparano da tutti", con questo intendendo che i media sempre piu' raffinati offrono opportunita' inedite di conoscenza, e che ormai l'informazione non e' piu' a senso unico ma tutti ne sono nello stesso tempo attori e destinatari. Gli strumenti per svolgere questi temi sono incontri, dibattiti, interviste, presentazioni di libri, workshop e serate teatrali cui partecipano circa 600 speaker di 34 Paesi diversi, e tutto e' rigorosamente a ingresso libero. Molti di questi eventi registrano un grande interesse del pubblico, e la fila davanti alle location piu' importanti, assieme al frenetico attivismo dei circa 200 volontari, per lo piu' ragazzi che arrivano da tutta l'Italia e molti anche dall'estero, danno al festival, la suggestiva immagine di una cittadella dell'informazione e ancor piu' della voglia di partecipazione.
 

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