FOLIGNO - Entro l'estate ospitera' circa 40 persone, tra disabili e minori con problemi autistici, il centro per le diverse abilita', la struttura in via Vignola, inaugurata stamani dalla presidente della Regione dell'Umbria, Catiuscia Marini, presenti il direttore generale dell'azienda Asl Umbria 2, Sandro Fratini, il sindaco di Foligno, Nando Mismetti e l'assessore comunale alle politiche sociali, Maura Franquillo.

L'immobile, di proprieta' del Comune di Foligno – riferisce una nota dell'ente - e' stato recuperato con i fondi del sisma con una spesa complessiva di oltre un milione e 871mila euro, per lo piu' con fondi regionali e 44mila da parte del Comune di Foligno.

Una parte dell'edificio era utilizzata gia' come centro diurno per disabili gravi. Ora la ristrutturazione invece ha ricompreso tutto il palazzo di via Vignola, mettendo a disposizione spazi molto piu' ampi, adeguati e separati per un diurno per disabili gravi, e un diurno per pazienti autistici, minori.

I due servizi, per opportunita' terapeutica, saranno completamente separati e non dovranno condividere nessuno spazio. Al piano inferiore verranno collocati i disabili adulti, con spazi per palestre, laboratori e mensa. Inoltre la nuova struttura presenta anche una piscina tecnica per la riabilitazione in acqua. Al piano superiore verranno collocati i minori autistici, con vari spazi.

La presidente Marini - prosegue la nota - ha sottolineato che "si tratta di un restauro molto prestigioso che consente agli ospiti e ai lavoratori spazi adeguati e dignitosi. Mi sembra significativa - ha aggiunto - la collaborazione tra Comune, proprietario dell'immobile, Regione che ha sostenuto la riqualificazione dell'edificio e l'azienda sanitaria che si occupa della gestione diretta del servizio e dell'assistenza".

Fratini ha reso noto che entro l'estate saranno accolti gli ospiti - ora presenti nelle strutture a Prato Smeraldo e nella casa Palmas, nel centro storico - e che dovra' essere realizzato solo un elevatore per completare la struttura. Il sindaco Mismetti ha ricordato che "con questo immobile si chiude definitivamente la ricostruzione degli edifici pubblici, dopo il sisma".

Condividi