di Elio Clero Bertoldi

 

PERUGIA - Trentamila visitatori in cinque mesi. Il direttore del Museo di Bratislava non ha nascosto la sua soddisfazione nel fornire i dati, davanti all'ambasciatore italiano in Slovacchia, Martini. "Gli Etruschi di Perugia", ospitati nel Castello di Bratislava, simbolo della città e della nazione, hanno fatto il boom: in termini economici 210 mila euro incassati (7 euro per ingresso). E anche la chiusura, venerdì pomeriggio ha richiamato un gran numero di persone a bocca aperta non solo davanti alle urne, ai buccheri, alle armi, al modello della Porta Etrusca e al plastico di come erano le mura etrusche che cingevano l'antica città, ma anche davanti alla "moda degli etruschi": cioè la sfilata di un gruppetto di figuranti (dei 400 dell'associazione Velimna di Ponte San Giovanni), presentati dal direttore dell'associazione ponteggiana, Mancioli e dalla etruscologa Cenciaioli, che rappresentavano il capostipite e la consorte, le ancelle, un aruspice, due sacerdotesse, Tinia (il Giove etrusco) ed un sacerdote con il lituo.

Il vicesindaco di Bratislava ora prefigura, per ricambiare, una trasferta a Perugia dei Celti (è stato ritrovato proprio nella capitale slovacca un tesoretto di monete di questo antico popolo).

Secondo quanto raccontano a Bratislava tra i trentamila visitatori molti vengono anche dalla Germania, dall'Austria, dall'Ungheria e l'esposizione dei pezzi etruschi (tra cui urne recuperate a Strozzacapponi, all'Elce e a Ponticelli di Campo) rappresenta un bel biglietto da visita per il capoluogo umbro e per l'Italia.

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