Meredith/ Avv. Mastro: la sentenza di Firenze era davvero imbarazzante
(di Roberto Buonavoglia) ANSA) - BISCEGLIE (BARLETTA ANDRIA TRANI) - "E'presto per poter annunciare la richiesta di indennizzo perl'ingiusta detenzione, ma mi aspettavo l'annullamento senza rinvio della Cassazione perche' la sentenza di condanna di Firenze era oggettivamente imbarazzante, era fatta davvero male. Era troppo aggredibile".
L'avvocato Francesco Mastro, uno deilegali di Raffaele Sollecito, assieme ai suoi colleghi valutera' solo dopo il deposito delle motivazioni della sentenza della Suprema Corte, se chiedere l'indennizzo per i quattro anni trascorsi in carcere dal giovane ingegnere informatico pugliese per l'omicidio di Meredith Kercher. "Scambiare, come hanno fatto i giudici di appello di Firenze, l'impronta della scarpa con l'orma del piede, inventarsi il quarto movente, dichiarare possibile la morte tra le ore 18 e le 5 del mattino era davvero
troppo. E poi la relazione introduttiva della Cassazione - spiega il legale - e' stata durissima e molto critica rispetto alla sentenza di condanna, pur mantenendo un profilo neutro".
Tutte le considerazioni della difesa saranno spiegate domani nella conferenza stampa convocata a Roma alla presenza di Raffaele Sollecito e di suo padre Francesco, degli avvocati Giulia Bongiorno, Luca Maori e Francesco Mastro. Proprio quest'ultimo concede qualche anticipazione.
Per Raffaele Sollecito "l'annuncio di un'eventuale richiesta di indennizzo sara' sommesso e condizionato alla lettura delle motivazioni della sentenza assolutoria della Cassazione: non possono esserci risposte certe sulla nostra richiesta perche' dalla lettura delle motivazioni scaturisce la richiesta di indennizzo per ingiusta detenzione ai sensi dell'articolo 314 del Codice di procedura penale".
"In conferenza stampa, domani, diremo che valuteremo dopo la lettura della sentenza quello che intendiamo fare, anche perche' - spiega il penalista pugliese - i tempi per chiedere l'indennizzo sono due anni dalla pubblicazione della sentenza definitiva e non lo si puo' chiedere se non c'e' questa sentenza perche' da li' partono le ragioni per ottenere l'indennizzo che e' difficile e non scontato". "Talvolta - aggiunge - le Corti di appello dicono: 'E' vero che sei stato assolto con la formula piena, ma la magistratura a suo tempo aveva adottato il provvedimento restrittivo giustamente perche' era inevitabile'. Quindi, dobbiamo leggere le motivazioni e poi valuteremo".
In attesa degli annunci e delle dichiarazioni dei protagonisti sui risarcimenti e sulla vicinanza alla famiglia di Meredith, oggi Raffaele e la sua fidanzata Greta Menegaldo hanno trascorso una giornata 'normale' tra Bisceglie (citta' in cui vive la famiglia del ragazzo) e Bari. Il giovane, all'ora di pranzo, e' stato avvistato da alcuni viaggiatori nell'aeroporto di Bari-Palese con la sua ragazza, hostess di Volotea, che e' tornata al lavoro dopo essere stata vicino al suo ragazzo dal giorno della sentenza della Cassazione. Un verdetto che ha cambiato per sempre la loro vita e quella di Amanda Knox. Sette anni da incubo, come ha ripetuto in queste ore Raffaele Sollecito.
A queste angosce sembra voler porre attenzione il ministro della Giustizia Andrea Orlando che, proprio rispondendo a Milano ad una domanda sui lunghi anni trascorsi per definire il processo per l'omicidio di Meredith, ha detto: "I tempi del processo devono essere assolutamente piu' rapidi. Per questo stiamo affrontando alla Camera un disegno di legge che trattera'" per esempio "le modalita' dell'impugnazione e il funzionamento dell'udienza preliminare".

Recent comments
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago
12 years 9 weeks ago