di Isabella Rossi

 

PERUGIA - Più che calcare la scena, si può attraversare un intero palco senza posare un piede a terra. Questa è la magia della danza che si ripete in Caught, il pezzo forse più spettacolare e famoso del repertorio di David Parsons, icona della post modern dance targata US, che mercoledì e giovedì scorso non ha mancato di divertire il pubblico del Morlacchi e del Teatro Comunale di Todi.

Dal 1982, data di nascita della coreografia, a fermare il tempo nell'attimo in cui i salti raggiungono il loro culmine, sono le luci stroboscopiche, come è facile intuire anche allo spettatore meno esperto. Ma la lunga sequenza rende l'illusione perfetta, una magia possibile solo con un sapiente gioco di luci ed una straordinaria preparazione atletica dei danzatori.

E non stupisce che anche nelle due date umbre, la danzatrice volante di Parsons sia riuscita letteralmente ad entusiasmare il pubblico rasportandolo insieme agli altri interpreti - Sarah Braveman, Christina Ilsije, Ian Spring, Elena D'Amario, Jason Macdonald, Omar Romàn De Jesus, Geena Pacareu, Eoghan Dillon - protagonisti di cinque coreografie, in più di un'ora di piacevole intrattenimento.

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