Libri/ Patrick Modiano ci regala un bijoux di romanzo, anzi un Bijou
di Jacopo Giombolini
Lo scrittore francese Patrick Modiano, Premio Nobel per la Letteratura 2014, tra i più importanti narratori francesi contemporanei, ha scelto la forma del romanzo breve (solo 125 pagine) per esprimersi in questa sua ventunesima opera, del 2001, pubblicata in Italia da Einaudi, al costo di 11 €.
La storia si sviluppa nel cuore di una grande città come Parigi: il metrò, rendez-vous di sguardi che s'incrociano e, in alcune occasioni, pretesto per ridestare ricordi rimossi.
E' quanto succede a Thérèse, che nel libro impareremo a conoscere come Bijou.
Bijou, tra lo sciamare della gente della metropoli, scorge una figura femminile ammantata in un significativo cappotto giallo nella quale lei riconosce sua mamma, sparita nel nulla da diversi anni. Per il tramite dell'io narrante che, nella fattispecie, è quello del personaggio principale, giungiamo alla scoperta che Bijou era il nome d'arte della protagonista nei giorni in cui, ancora bimba, calcava le scene assieme alla madre.
E' da questo incontro con la donna dal cappotto giallo che parte il percorso dell'eroina, che si snoda per lunghe ed avvincenti spirali, avvicendando le vicissitudini della ex Bijou, la rappresentazione dell'umorale indole di sua mamma, qualche stralcio della sua vita presente, sospesa tra una spartana camera d'affitto, i pasti consumati in fretta, qualche lavoretto interinale. Il cammino di Bijou è una ricerca non soltanto della donna dal cappotto giallo, ma anche della propria identità.
Proprio per via delle sue meditazioni sui suoi giorni da attrice andati, la ragazza capirà che deve emanciparsi dall'ombra di questo ingombrante passato, se desidera davvero godersi il presente. Per merito anche del supporto di una donna incontrata fortuitamente, in una serata tra le strade di Parigi silenziosa sino all'eccesso, Bijou comprenderà molte cose di sé e, in particolare, della sua anima.
Modiano riporta con cura certosina la topografia di una città sterminata, ma quel dedalo di binari è anche emblema dell'intimo caos del personaggio principale. Solo in seguito al chiarirsi delle idee dell'eroina, anche le vie di Parigi verranno rischiarate da una nuova luce.

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