ASSISI - "L'Anno Santo che ha indetto Papa Francesco coincide con il Giubileo francescano sul Perdono di Assisi. Sono eventi spirituali che ci invitano a vivere, a testimoniare e trasmettere la misericordia di Dio": e' quanto sottolinea il custode del Sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, nel sito della rivista dei frati di Assisi, www.sanfrancesco.org. "Una felice coincidenza", secondo il direttore della rivista e della Sala stampa del Sacro convento, padre Enzo Fortunato.  

"La misericordia - commenta ancora il custode - getta una luce nelle tenebre del cuore ed esso prorompe in un clima di luce e gioia".   
Il "Perdono di Assisi" - ha spiegato padre Fortunato - ricorda l'indulgenza che 800 anni fa, il 2 agosto del 1216, venne concessa nel 1216 da papa Onorio III a tutti i fedeli, su richiesta di San Francesco d'Assisi. "Per quanto anni vuoi questa indulgenza?" chiese Onorio III a San Francesco che rispose: "Padre santo, non domando anni, ma anime".

Dopo l'annuncio del Papa dell'Anno Santo, le campane della Basilica di San Francesco ieri hanno suonato a festa e la Basilica Inferiore e' rimasta aperta straordinariamente fino a mezzanotte. 
 
Card. Bassetti: “Un immenso dono per la nostra Chiesa”

"Non possiamo non rallegrarci anche come perugini ed umbri della decisione del Santo Padre di indire l'Anno giubilare straordinario della misericordia per due motivi. Il primo, il piu' importante, e' quello che la misericordia e' la sostanza di tutta la Bibbia e di tutto il Vangelo". Il secondo motivo, "che e' per noi umbri una grande gioia, e' quello di avere una beata, Madre Speranza di Gesu', che ha avuto l'intuizione profetica della misericordia di Dio costruendo in Collevalenza di Todi, nel 1959, un grande Santuario, il primo in Italia dedicato all'Amore misericordioso". Cosi', invece, il cardinale Gualtiero Bassetti, in una nota dell'archidiocesi di Perugia.

Il cardinale Bassetti si sofferma anche sul tema della misericordia scelto dal Papa, nel ricordare che "se ripercorriamo attentamente i primi due anni del suo pontificato, e' facile cogliere che essi si fondano sulla misericordia. Basti pensare alle sue parole pronunciate nell'omelia della celebrazione eucaristica d'inizio ministero Petrino: "il vero potere e' il servizio e che anche il Papa per esercitare il potere deve entrare sempre piu' in quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce; deve guidare al servizio umile, concreto, ricco di fede, di san Giuseppe e come lui aprire le braccia per custodire tutto il Popolo di Dio e accogliere con affetto e tenerezza l'intera umanita', specie i piu' poveri, i piu' deboli, i piu' piccoli, quelli che Matteo descrive nel giudizio finale sulla carita': chi ha fame, sete, chi e' straniero, nudo, malato, in carcere (Mt 25, 31-46)".
 
Significativo e' anche quanto scrive papa Francesco della 'conversione pastorale' nell'Evangelii Gaudium, sottolineando che "pastorale" non e' altra cosa che l'esercizio della maternita' della Chiesa. Essa genera, allatta, fa crescere, corregge, alimenta, conduce per mano. Serve, allora, una Chiesa capace di riscoprire le viscere materne della misericordia. Senza la misericordia c'e' poco da fare oggi per inserirsi in un mondo di 'feriti', che hanno bisogno di comprensione, di perdono, di amore".  

Sulla scelta dell'avvio dell'Anno giubilare straordinario della misericordia nel giorno del 50/o anniversario della conclusione del Concilio Vaticano II, il cardinale Bassetti ricorda che "fu papa Giovanni XXIII, nel suo discorso d'apertura Concilio, a parlare della Chiesa che 'preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessita' odierne, esponendo piu' chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando'".  

"Significativo e' anche il fatto che papa Francesco - evidenzia il porporato perugino - ufficializzera' il Giubileo straordinario domenica dopo Pasqua, giorno in cui la Chiesa celebra la festa liturgica della Divina Misericordia istituita da san Giovanni Paolo II e questo accade nei giorni immediatamente successivi al decimo anniversario della sua morte".
 

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