Welfare/ Stamani a Perugia seminario su “cambiamento possibile"
PERUGIA - Attraverso una riflessione incentrata sullo "svecchiamento" del modo di concepire il welfare, dando cosi' l'avvio ad un percorso comune per creare anche in Umbria una rete per generare nuove forme di convivenza sociale, si e' caratterizzato stamani il seminario dal titolo
"Welfare, dal desiderio al cambiamento possibile" nella cornice del complesso ricettivo diocesano Casa Sacro Cuore di Perugia.
Obiettivo della giornata, promossa dalla Societa' cooperativa Polis in collaborazione con la Residenza protetta per anziani Creusa Brizi Bittoni di Citta' della Pieve e l'Oratorio Don Dante Pasquini dell'unita' pastorale di Olmo-Chiugiana-Fontana di Perugia, e' quello "di aiutare a frenare - e' stato detto – un rischio imminente di tenuta sociale".
"Non parliamo di servizi sociali nuovi ma del tentativo di attuare soprattutto azioni nuove che possano consentire di aprire grandi prospettive per il welfare, mentre tutti invece continuano a cercare quei quattro soldi ancora disponibili", ha affermato Johnny Dotti, presidente di Welfare
Italia Servizi, durante un incontro con la stampa alla fine del primo momento di approfondimento e di confronto con le istituzioni, il privato sociale ed esperti del settore su queste tematiche.
Secondo Dotti in particolare "occorre una alleanza fra nuove e vecchie generazioni, generare nuove istituzioni di comunita' e incentrare un welfare non piu' sull'offerta ma sulle forme di aggregazione della domanda". Per il welfare, insomma, gli organizzatori sperano ci sia in futuro "una nuova via", quella della convivenza, e il "coraggio di costruire contesti maggiormente vivibili, a misura d'uomo".
"Bisogna ripensare il senso dell'essere soggetti comunitari, riscoprire la capacita' di dono e dare agli altri per ricevere qualcosa", ha poi aggiunto Gianfranco Piombaroli, presidente della Societa' cooperativa Polis. Un altro tentativo da fare per Piombaroli e' inoltre quello di "recuperare la spiritualita' del vivere", soprattutto per aiutare i giovani. E proprio a questi ha rivolto le sue riflessioni il vescovo ausiliare di Perugia monsignor Paolo Giulietti: "Serve un nuovo sogno di socialita' da consegnare ai giovani, ai quali altrimenti non lasceremo niente, per incoraggiarli ad andare avanti".
Gli sforzi degli organizzatori sono quindi ora incentrati anche sulla creazione di un contesto ideale per "risedimentare", soprattutto fra i giovani, una serie di valori. "Abbiamo la presunzione - ha infine sottolineato Vincenzo Cappannini, presidente della Residenza protetta Creusa Brizi Bittoni – di essere da stimolo per chi ci amministra per non arrivare ad una deriva che fa paura, avviando un vero percorso di integrazione e co-progettazione con i soggetti della rete".
Per quanto riguarda l'Umbria, sono stati poi ricordati alcuni dati che evidenziano come in dieci anni la spesa pro-capite sul versante sociale e' piu' che raddoppiata, passando da 120 a 517 euro l'anno.

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