PERUGIA - Appuntamento doppio a Porta Santa Susanna. Comincerà Franco Venanti, secondo programma, con una sua dissertazione dall’accattivante titolo: “La città descritta da un artista, fra ricordi, ritratti, rifiuti”.  Ci parlerà della Perugia di un tempo,  da lui rievocata non solo attraverso i dipinti che tutti conosciamo, ma anche attraverso libri di memorie in cui egli ha saputo far rivivere avvenimenti, personaggi, situazioni: un autentico tuffo nel passato. E poiché egli è un nativo perugino, è sembrato opportuno farlo interloquire con un foresto, o perugino d’adozione: Franco Bozzi, qui da oltre mezzo secolo, che ne stimolerà la vena mordace ed ironica. Poi si passerà al momento presente.

Il Carnevale, come ognuno sa, è il periodo dell’anno in cui si allentano i vincoli e si rovesciano le gerarchie sociali, e al comportamento sobrio e temperato della quotidianità si sostituiscono, anche se per un breve  momento,  la licenza, la gioia di vivere e l’esaltazione di tutto ciò che normalmente è proibito. “Semel in anno licet insanire”, dicevano i latini, sottolineando la necessità di quel pizzico di follia che rende meno gravosa la vita, specie per le classi subalterne. E altrettanto  affermano le culture altre, giacché sotto vesti diverse e con diverse modalità il fenomeno carnascialesco si riscontra in ogni parte del mondo.

L’Associazione Porta Santa Susanna ha voluto dedicare una delle sue conferenze ad una rivisitazione del Carnevale perugino, e ha chiamato a trattare l’argomento Renzo Zuccherini. Personaggio assai conosciuto per via dei suoi libri, del giornale “La Tramontana”, delle numerose e originali iniziative come icamminaPerugia (passeggiate a piedi su temi specifici, volte a far riscoprire le bellezze dei luoghi ma anche a favorire la socialità dei partecipanti, ed ispirate al concetto capitiniano e binniano di una democrazia dal basso), Zuccherini ha fatto oggetto delle sue ricerche il Bartoccio, tipica maschera perugina, villano rozzo e salace che coadiuvato dalla moglie Rosa e da altri personaggi espressione del mondo contadino motteggiava in dialetto i detentori del potere e l’egemonia  della città.

L’incontro avrà luogo venerdì 6 febbraio, alle ore 21, presso i locali dell’Associazione, in via Tornetta 7 (adiacente al Parcheggio Pellini). Sarà dedicato in particolare a Marco Vergoni, un socio recentemente scomparso, disegnatore e vignettista che ha coadiuvato Zuccherini illustrandone le opere.

Al termine non mancherà il consueto momento conviviale, che terminerà con i dolci della nostra tradizione carnevalesca. L’ingresso è libero, tutti sono cordialmente invitati.

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