ASSISI - "Sono arrivato a trovare personalmente il segreto per dare pace alle mie ansie e ai miei dolori: il Bene, che e' motore di tutte le virtu' e conforto per i mali del mondo. Chiediamoci tutti se quello che ci manca e' la soluzione magica di servire il bene, fare del bene e amare il bene": cosi' Franco Zeffirelli in un'intervista esclusiva per la rivista San Francesco (pubblicata nel numero di gennaio, acquistabile in edicola) e per il sito sanfrancesco.org, dei frati del Sacro convento di Assisi.

Il regista parla delle difficolta' e delle amarezze della vita quotidiana, delle speranze di riuscire a farcela.

"Le parole di Franco Zeffirelli - ha commentato il direttore della rivista, padre Enzo Fortunato - penetrano nella carne e vanno diritte al cuore, riscaldandolo. E scuotono la coscienza".

Nell'intervista - della quale la comunita' francescana ha diffuso una sintesi - Zeffirelli parla dell'Italia di oggi, della crisi, del disagio dei giovani, dello stato della cultura e della figura di San Francesco, cui e' fortemente legato.

"Francesco - sottolinea il maestro - e' lo spirito gemello di ognuno di noi, e a differenza di tutti gli altri Santi che sono pilastri della nostra fede, non lo si sente come uno spirito superiore e spesso inafferrabile che devi accettare per una disciplina dell'anima piuttosto che dal convincimento dei nostri cuori. Nelle notti che seguono a giorni disperati chiediamo a Francesco consiglio e guida per superare il nostro dolore".

Ai giovani "inquieti, a disagio", Zeffirelli chiede di "sentire dentro di se' un cuore e uno spirito forti". "Se sei forte - aggiunge - sceglierai le strade e le pieghe della vita che ti porteranno alla soluzione dei problemi. Se questo non succede bisogna interrogarsi se abbiamo nel cuore una vera,
ardente, fortissima fiducia nel corso spirituale della preghiera. Non esiste nella vita di ognuno di noi una minaccia del male che non si possa sconfiggere. Vogliate sempre bene a qualcuno e qualcosa fermamente: l'amore che saprete suscitare sara l'onda per vincere tutte le battaglie".

Per padre Fortunato l'intervista di Zeffirelli "e' una specie di testamento-appello". "Per lui - prosegue - e' una questione di fede: fede in Dio, fede (come fiducia) in se stessi, fede nella capacita' salvifica di fare il bene. Sembra qui di riascoltare quel motto francescano 'Finche' abbiamo tempo operiamo il bene' che e' il motore di tutte le nostre iniziative di solidarieta' rivolte alle donne e agli uomini di buona volonta'".

Il direttore della rivista francescana ricorda poi il "rapporto vero, intenso e solido" che c'e' fra Zeffirelli e la comunita' del Sacro convento di Assisi.

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