Perugia - Nel santuario della Madonna delle Grondici a Tavernelle si festeggiano sabato i 520 anni della Maestà, l'immagine del gonfalone processionale incorniciato sopra l'altare. Una giornata all'insegna dell'incrocio tra arte, spiritualità e tradizioni popolari. Il gonfalone, opera di Gregorio Gregori, detto il Teutonico, fu conclusa il 31 gennaio del 1495 e rappresenta una Madonna in trono con Bambino, tra i santi Sebastiano e Rocco. L'immagine sacra era considerata un baluardo della fede contro la peste che nel 15/o secolo infestava le campagne dell'Umbria.

Il cardinale Gualtiero Bassetti parteciperà alla giornata dedicata all'anniversario dell'opera, ed il vescovo ausiliare della diocesi di Perugia-Città della Pieve, monsignor Paolo Giulietti, introdurrà i lavori di un convegno di studi promosso dal Comune di Panicale. All'incontro, moderato da Federico Fioravanti, parteciperanno gli storici Elvio Lunghi e Giovanni Riganelli. Il santuario della Madonna delle Grondici sorge su una collina che si affaccia sul corso del fiume Nestore.

Nel Quattrocento era soltanto una semplice cappella intitolata alla Madonna delle Grazie. Il santuario fu edificato, secondo la tradizione, in seguito ad un miracolo: la resurrezione di un bambino in seguito alle strazianti preghiere dei suoi genitori. Il nome lo prese dal latino "sub grunda" perchè sotto la gronda del tetto venivano deposti i bambini morti prima di essere battezzati, che perciò non potevano essere sepolti in un luogo consacrato. I genitori portavano i bambini moribondi al Santuario sperando nella loro sopravvivenza. Se ciò non accadeva il piccolo veniva sepolto sotto la gronda della casa natale. Il santuario ancora oggi è meta di pellegrinaggio soprattutto da parte delle mamme che invocano la protezione per i propri figli.
 

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