Giorno della Memoria/ Iniziative dell’Isuc a Terni e Perugia
PERUGIA - In occasione del “Giorno della memoria”, istituito in Italia con la legge 211 del 20 luglio 2000 l’Isuc collabora all’organizzazione di due iniziative:
Lunedì 26 gennaio, a Terni, presso la Sala Blu di Palazzo Gazzoli tra le 10,30 e le 12,30, gli alunni del Liceo Ginnasio Statale “G.C. Tacito” terranno una lettura drammatizzata di prose e poesie della letteratura della Shoah (Il concetto di Dio dopo Auschwitz, di Hans Jonas; La notte, di Elie Wiesel; Diario (1941-43), di Etty Illesum; Se questo è un uomo, di Primo Levi; Il silenzio degli innocenti, di Elisa Springer; Il ghetto di Varsavia. Diario (1939-44), di Mary Berg e C’è un paio di scarpette rosse, di Joice Lussu) intervallate da brani musicali eseguiti dagli studenti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giulio Briccialdi” (Tarantella op. 87, di Mario Castelnuovo-Tedesco (1895-1968); Es schleppt mein Schuh, Aus dem Häuschen in der Garten e Wie ist die Nacht dai Sei Lieder su testo di Albert Steffan op.17, di Viktor Ullmann (1898-1944); Tema da “Schindler’s list” (regia di Steven Spielberg, 1993), di John Williams (1932 – viv.)).
A causa delle leggi razziali promulgate dal regime fascista nel 1938 i compositori ebrei italiani si trovarono senza lavoro e con le loro opere messe al bando. Come i colleghi Renzo Massarani e Vittorio Rieti, Mario Castelnuovo-Tedesco è costretto a lasciare l’Italia e con tutta la famiglia si trasferisce negli Stati Uniti grazie all’aiuto di Jascha Heifetz, Albert Spalding e Arturo Toscanini.
Viktor Ullmann, influente pianista, critico musicale e docente slesiano, l’8 settembre 1942 viene portato con la moglie nel campo di concentramento di Theresienstadt. Sebbene fosse un lager di raccolta e di transito prima della destinazione finale ai campi di sterminio, a Theresienstadt erano permesse le attività culturali perché davano al regime nazista un veicolo di propaganda che consentiva di nascondere le reali condizioni di vita: Theresienstadt fu documentato come «campo modello» dalla Croce rossa internazionale nel film Theresienstadt. Ein Dokumentarfilm aus dem jüdischen Siedlungsgebiet (giugno 1944). In realtà, sebbene siano stati ritrovati documenti relativi a ben 26 eventi musicali, gli internati erano soggetti ai medesimi stenti e brutalità degli altri campi di concentramento e tra il settembre e l’ottobre 1944 iniziarono le deportazioni verso Auschwitz: Viktor Ullmann venne trasferito il 16 ottobre 1944 e trovò la morte nelle camere a gas.
Martedì 27 gennaio 2015, dalle ore 10.30, a Perugia, presso la Sala delle Adunanze del Dipartimento di Lettere - Lingue, letterature e civiltà antiche e moderne Marina Caffiero (Università di Roma “La Sapienza”) e Manola Ida Venzo (Archivio di Stato di Roma) presenteranno il volume Ebrei Ebraismo Lager. Dieci lezioni, curato da Giovanni Falaschi (Isuc / Editoriale umbra, 2014 – ill. 128 pp.). Sarà presente anche l’assessore ai Beni e attività culturali della Regione Umbria, Fabrizio Felice Bracco.
Il volume raccoglie dieci lezioni tenute dall’Università di Perugia da docenti di discipline diverse: Uta Treder, recentemente scomparsa, apre il volume con un contributo sulla questione dell’Ebraismo in Kafka. Hermann Dorowin scrive sull’ebreo radicale Jura Soyfer, di origini ucrainem poeta e autore teatrale nella Vienna degli anni trenta. Agli ebrei dell’Europa Orientale, caratterizzati da una complessa e travagliata questione identitaria, è dedicato il saggio di Emanuela Costantini. Luca La Rovere delinea la figura di Guidi Ludovico Luzzatto, “un analista acuto della natura del fascismo e delle sue criminali qualità di regime manipolatore” (Giovanni Falaschi), da subito antifascista, e per questo costretto a rifugiarsi all’estero. Massimiliano Tortora affronta il tema dell’innocenza e della colpa analizzando la vicenda umana di Christa Wolf. Lo stesso tema viene affrontato da Gian Luca Grassigli, che analizza il rapporto tra il bisogno di dire l’orrore e l’impossibilità a raccontarlo. Roberto Cristofoli analizza invece la “sperimentazione” medica nei campi di sterminio. Emanuela Meiwes scrive dell’accoglienza in Germania del libro di Primo Levi Se questo è un uomo, mentre Alessandro Tinterri pubblica documenti inediti relativi alla riduzione teatrale di quel volume. Il curatore del libro Ebrei Ebraismo Lager, Giovanni Falaschi, racconta la vicenda di tre giovani italiani “catalogati” come ebrei, che vennero arrestati e deportati.

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