PERUGIA - Il Teatro Stabile dell'Umbria ha presentato oggi la sua nuova produzione, "A scatola chiusa", un testo poco rappresentato di Feydeau, con la regia di Danilo Nigrelli. Lo stesso Nigrelli e' autore delle scene e, con la tuderte Livia Ferracchiati, anche della traduzione e dell'adattamento.

Erano presenti il direttore del Tsu, Franco Ruggieri, ed il regista, con Francesco Bolo Rossini e gli altri attori della compagnia.

Ma oggi nel foyer del Morlacchi e' stato soprattutto tracciato il nuovo corso del Tsu, che Ruggieri ha cosi' sintetizzato: "In pieno inverno annunciamo la nuova primavera dei teatranti umbri", che sara' caratterizzata da una fortissima attenzione alla scena regionale, secondo un progetto triennale messo a punto subito dopo il cambiamento delle regole da parte del Ministero.

In sostanza, come ha spiegato Ruggieri, se prima agli Stabili si chiedeva di stare sul mercato con le proprie produzioni (cosa che il Tsu ha fatto con successo, "vendendo" spettacoli in tutta l'Italia) ora non si potra' tenere piu' del quaranta per cento delle recite fuori dalla regione di appartenenza. Il Tsu ha considerato questa normativa "importante e positiva" perche' puo' dare impulso ai giovani uomini di teatro locali. In ogni caso, ha fatto di necessita' virtu' e si e' messo al lavoro.

Con la direzione di Nigrelli, che con il Tsu ha un antico legame, ha organizzato audizioni cui hanno partecipato oltre settanta attori sotto i 35 anni e ne ha selezionato 25. Saranno loro il cuore dell'attivita' produttiva del Teatro nei prossimi anni, ed anzi lo sono gia', perche' nove di questo gruppo lavoreranno all'allestimento di Feydeau (che debuttera' il 16 aprile a Magione e sara' poi ripreso in autunno) e quattro sono impegnati in "7 Minuti", la produzione dello Stabile umbro che in questi giorni circola per i teatri dell'Umbria.

Sia Ruggieri che Nigrelli hanno sottolineato che si tratta di un gruppo di artisti che testimonia di come il panorama del teatro umbro sia cresciuto negli ultimi anni per competenza e qualita', ed il direttore ha aggiunto che il progetto ha anche il valore aggiunto di dare opportunita' di lavoro non occasionali a 25 giovani, considerando che anche nel teatro, come nel resto del Paese, soprattutto i giovani trovano difficolta' di inserimento.

L'unico di questo gruppo ad aver passato i 35 anni e' Bolo Rossini, che avra' il ruolo di fare da elemento di continuita' e di coesione. Il primo serio banco di prova e' il testo di Feydeau, autore molto piu' difficile di quanto possa sembrare a prima vista, che pone agli attori, come ha detto Nigrelli, molte difficolta' tecniche.

 

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