Il Metelli rimane nostro
Riteniamo necessario manifestare la nostra opinione sull'esito del tavolo di mercoledi pomeriggio in prefettura, per meglio specificare quella che è stata la nostra impressione sulla risoluzione della vicenda. Crediamo sia errato parlare di una sconfitta, visto che abbiamo ottenuto l'impegno ad avviare i lavori necessari a consentire il nostro rientro entro settembre, ma anche perchè, se agli albori della nostra protesta la vicenda del Metelli, non aveva sfiorato lontanamente l'attenzione di politica e istituzioni, ad oggi dopo 22 giorni di occupazione, notiamo con piacere come molti facciano a gara ad esprimere dichiarazioni di interessamento sul nostro caso.
Al contempo però la vittoria non è stata totale, perchè le nostre richieste di poter concludere l'anno scolastico all'interno della sede di P.Briccialdi, sono state disattese a causa della inadempiezza di chi, come accaduto per ogni istituto ternano, avrebbe dovuto presentare un progetto per l'adeguamento dell'edificio alla normativa antiincendio.
Lunedì entreremo in uno stabile a norma solo sulla carta e che non riconosciamo come la nostra sede naturale; con l'unica sicurezza in più, di un bel pò di muffa coperta alla meglio in fretta e furia. Rassicurati dalla tutela del Prefetto, continueremo comunque a vigilare sull'attuazione dei lavori ed esprimeremo in ogni forma che riterremo opportuna il nostro dissenso, ad eventuali disattese o ulteriori tentativi di inganni, che già tanto disagio hanno comportato per i nostri studi.
Intanto,ci incuriosisce il fatto che la Provincia abbia stanziato quarantaseimila euro per interventi urgenti nelle scuole superiori ternane, senza prendere in considerazione il Metelli e destinando l'80% di tale cifra a rendere agibile la sede di viale Trieste; quando invece con la stessa cifra si poteva concretamente provvedere ai lavori di istallazione dell'impianto antiincendio per la nostra scuola.
Ancora di più ci stupiscono le dichiarazioni di un ex preside che evidentemente non conosce bene la storia di un istituto intitolato a un ternano, prima gran calzolaio e poi eccelso pittore, o di Aurelio De Felice nostro fondatore, che con le sue sculture ha esportato il nome di Terni in tutto il mondo.
Evidentemente non deve aver mai visitato la nostra scuola e i nostri laboratori, o partecipato ad alcune delle nostre mostre, come quelle che tra gli anni 80/90 venivano realizzate nelle settimane della cultura, allestendo i lavori degli studenti e aprendo il Metelli alla città. Ci dispiace di questo, ma dichiarare che non ha senso definire il Metelli una realtà storica, è veramente sconsiderato; sopratutto quando si soffre di "conflitto di interessi" e non si è a diretta conoscenza della situazione strutturale dell'edificio e del percorso più generale di tutta la vicenda.
Ci teniamo infine a precisare il fatto che nessun danno di reale rilievo è stato apportato alla struttura in 22 giorni di occupazione e che ci dissociamo completamente da eventuali tipologie di atti vandalici anche di minima entità, come ad oggi riscontrato, dando la nostra più totale disponibilità ad ulteriori approfondimenti e provvedimenti. Riprenderemo i nostri studi con un solo obiettivo e una grande certezza: a settembre ritorneremo al Metelli, che è e resterà sempre la nostra scuola.
Gli studenti del Liceo Artistico

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