l’ISUC (Istituto per la Storia dell'Umbria Contemporanea), in collaborazione con bct – biblioteca comunale terni, invita mercoledì 7 gennaio 2015, ore 16.30, presso il caffè letterario bct – biblioteca comunale terni p.zza della Repubblica, 1 – Terni, alla proiezione del video “Morte dall’alto Terni 1943-1944”.

Il video Morte dall’alto. Terni 1943-1944. Appunti per una video storia, realizzato nel novembre 1998 per conto dell’Isuc (in collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Umbria) a cura di Dino Renato Nardelli con la collaborazione di Martina Canali, la ricerca documentaria di Rosanna Piccinino e Cinzia Spogli, l’organizzazione di Marina Ricciarelli e la regia di Vincenzo Pelliccia, ricorda gli eventi tragici della seconda guerra mondiale.

Grazie alla riproposizione di immagini e video storici, ma soprattutto attraverso i ricordi di cinque giovani testimoni, all’epoca di età compresa tra i 5 e i 14 anni, viene reso il clima degli anni del regime fascista, la loro percezione dell’entrata in guerra dell’Italia e, soprattutto, dell’esperienza del primo bombardamento alleato sull’Umbria, quello che l’11 agosto 1943 colpisce Terni. In particolare, Maria (12 anni) ricorda i reduci della guerra d’Etiopia, Gavino (14 anni), la visita del duce Benito Mussolini alle Acciaierie, Rita (5 anni) la disperazione della madre per la cartolina precetto giunta al marito già morto da un anno, Aurelio (7 anni) le scie dei bombardieri in cielo e Luciano (8 anni) i provvedimenti di difesa antiaerea, ben poco efficaci contro i bombardamenti.

Al termine della visione del video Morte dall’alto. Terni 1943-1944. Appunti per una video storia, Marco Venanzi parlerà con Gianni Bovini e Stefano Ceccarelli dell’impiego degli aerei nei conflitti, dei primati conquistati dall’aereonautica italiana tra gli anni venti e trenta, dei bombardamenti italiani in Libia (1911), Etiopia (1935-1936) e Spagna (1938), di come i numerosissimi “provvedimenti” emanati dal regime “per la protezione anti-aerea del territorio nazionale” vengono messi in pratica a Terni, soffermandosi in particolare sulla distribuzione dei rifugi in città, sulle loro tipologie, sulle spesso inadeguate caratteristiche strutturali e sulle insufficienti dotazioni.

«L’intera provincia di Terni era raggiungibile da tutti i tipi di aerei da guerra e aveva caratteristiche orografiche capaci di orientare sia il volo diurno sia quello notturno, nonché dotazioni stradali, ferroviarie, industriali e militari che la rendevano un importante obiettivo. [...] Le caratteristiche con le quali si andavano approntando i rifugi antiaerei sotterranei a Terni erano inferiori a quelle utilizzate in Germania e le autorità erano consapevoli che non sarebbero stati capaci di resistere al potenziale esplosivo delle bombe in dotazione alle forze aeree degli Alleati». (Gianni Bovini e Stefano Ceccarelli, Difesa antiaerea, mitragliamenti e bombardamenti, in R-Esistenze. Umbria 1943-1944, catalogo della mostra (a cura di Tommaso Rossi e Alberto Sorbini, Isuc - Editoriale Umbra, Foligno 2014, pp. 88,90)

Per informazioni

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