Mons. Piemontese, grazie a Dio per l'accordo all'Ast
TERNI - "La celebrazione del Te Deum di fine anno e' l'occasione per dire il nostro personale e comunitario grazie a Dio per l'anno appena trascorso e per i successi religiosi, civili e sociali conseguiti, da ultimo l'accordo contrattuale" all'Ast: cosi' il vescovo Giuseppe Piemontese, nel corso della solenne celebrazione di ringraziamento di fine anno con il canto dell'antico inno del "Te Deum", nella cattedrale di Terni.
"Tra gli eventi che hanno segnato e che ancora segnano la nostra preoccupazione", il vescovo di Terni - secondo quanto riferisce una nota della diocesi - ha ricordato i focolai di guerra e di violenza nel mondo, "la crisi economica ed esistenziale, che provoca disoccupazione e attanaglia e spaventa milioni di uomini e donne, e che ci sollecita ad uno stile di vita semplice e sobrio", "la crisi dei valori, che tutti tocchiamo con mano, l'onesta', la lealta', la corruzione, e la crisi dei punti di riferimento che rendono instabile la nostra societa' e il rispetto che si deve ad ogni creatura che si trova sulla faccia della terra", "l'indebolimento della fede all'interno della stessa Chiesa portando i cristiani e anche noi religiosi non essere piu' sale della terra e luce del mondo".
"Ma abbiamo anche grandi motivi di speranza - ha continuato - che sono importanti che possono guidarci in maniera energica. Pensiamo a papa Francesco che la provvidenza ci ha donato: faro e trascinatore di speranza per l'umanita' nel richiamare e promuovere la dignita' di ogni persona, i diritti di uomini, donne, lavoratori, la lotta contro la schiavitu'. Ed e' questo il tema del messaggio che il Papa ha inviato al mondo intero per la 48 giornata mondiale per la pace, non piu' schiavi ma fratelli".
"Pensiamo anche - ha detto ancora - a grande numero di volontari che si dedicano al bene del prossimo e al servizio della pace; in particolare ricordiamo quelli che curano i malati di Ebola; o il premio Nobel per la pace consegnato all'adolescente pakistana Maiala Yousa'fzai, e all'attivista indiano Kailash Satyarthi per la lotta contro la repressione dei bambini e dei giovani e per i diritti di tutti i bambini. Sono realta' tristi di questo anno. E infine come motivo di speranza non possiamo dimenticare la fine dell'embargo tra gli stati Uniti e Cuba, paese rimasto emarginato per oltre cinquanta anni".
"Riguardo alla nostra realta' locale vogliamo ricordare l'elezione del sindaco, sembrano fatti scontati ma che sono passi e progressi nella democrazia e nella convivenza civile - ha osservato - e ancora il mio ministero episcopale in questa chiesa locale".
"Come non ricordare - ha quindi aggiunto - l'accordo sulla vertenza Ast e la conclusione di altre vertenze anche se molte sono ancora aperte e dolgono il cuore di tutti noi. Ognuno trovi motivi di ringraziamento, di gioia e impegno a vivere meglio anche il nostro futuro".

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