(di Paolo Occhiuto) (ANSA) - ORVIETO - Jazz italiano in grande spolvero a Orvieto dove comincia oggi, per terminare il giorno di Capodanno, l'edizione invernale di Umbria Jazz.

Questa sera l'apertura al teatro Mancinelli e' con Chiara Civello e Nicola Conte. Molti e di livello sono i musicisti che rappresenteranno il jazz tricolore, quasi tutti impiegati come artisti residenti e presentati in formule diverse. E, come capita spesso, gli uomini del jazz italiano si distinguono, anche nei confronti dei colleghi americani, per originalita' e freschezza di idee.

Domani sara' di scena nel Palazzo del popolo il duo tromba-fisarmonica formato da Fabrizio Bosso e Luciano Biondini, che due anni fa pubblicarono un bell'album intitolato Face to Face, con un repertorio eterogeneo e poco convenzionale che spazia dalla tradizione popolare agli standard americani ed alla musica classica fino al cinema d'autore, oltre che con un "suono" che non si ascolta normalmente. Lo stesso Bosso e' a Umbria Jazz anche in duo con Olivier Mazzariello e con il suo quartetto.

Poche ore dopo si potra' ascoltare la Rebel Band del giovane talento Giovanni Guidi, con un progetto dedicato allo scomparso Charlie Haden, figura leader del jazz piu' impegnato. Del resto la Rebel Band non nasconde di fare riferimento, musicalmente e non solo, al grande contrabbassista scomparso ed alla sua piu' famosa creatura artistica, la Liberation Music Orchestra. La direzione e' del sassofonista Dan Kinzelman. Guidi si esibira' in seguito anche in duo con il trombonista Gianluca Petrella.

A seguire, Doctor 3, ovvero Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e Fabrizo Sferra, tornati a suonare insieme dopo un lungo intervallo: un nuovo disco ed un tour hanno restituito ad un pubblico di affezionati una band ed un repertorio di immutato fascino. Rea e' impegnato anche in un trio diverso (Massimo Moriconi e Tullio De Piscopo) per ricordare il grande Renato Sellani ed, in chiusura di festival, il giorno di Capodanno, in un atteso duo con Paolo Fresu.

Chiusura di serata con Quintorigo, con ospite speciale Roberto Gatto alla batteria. Dopo le rivisitazioni della musica di Charles Mingus e Jimi Hendrix stavolta Quintorigo si cimenta con le partiture trasversali di Frank Zappa, figura di epocale importanza per la musica del secondo novecento che continua a suggerire stimoli a mondi musicali diversi, ed anche al jazz. Lo stesso Stefano Bollani ha recentemente dedicato a Zappa un
intero disco.

Italiana, a Orvieto, e' infine anche la street band, i toscani Funk Off, che percorrono due volte al giorno le vie del centro con il loro mix di funk moderno e antica tradizione da marching band.

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