Esce a novembre da tempo immemorabile. Ed entra ogni volta nel nostro tempo, capace di sorprenderci, di indicare con pochi semplici consigli la strada per il buon vivere, di trasformare un anno come tanti in uno straordinario “Anno di Felicità”. Si chiama Almanacco Barbanera, e c’è chi non se ne separa mai, per una vita consapevole, sostenibile e in armonia, dove la tra­dizione dialoga con l’attualità, dove il cielo e la Terra danno il ritmo nell’orto, nel giardino, in casa, in cucina e nel tempo libe­ro. Per un benessere a tutto tondo, nostro e del Pianeta!

Come un amico nel giorno di festa! Così l’Almanacco, atteso, attesissimo, giunge all’inizio di ogni nuovo anno portando al mondo il suo augurio di felicità. Entra nelle case a scandire il tempo dei mesi e delle stagioni, e resta lì, a portata di mano, ricco di consigli, fra tradizione e attualità. Perché i mesi e le stagioni scorrono nelle pagine del Barbanera. Un anno in cui la quotidianità di tutti incrocia le storie di ognuno, in cui i ritmi universali del Sole, della Luna, del vento e della pioggia, scandiscono i giorni della casa, del lavoro, del tempo libero.

Al passo con i tempi, ma riscoprendo racconti e gesti dimenticati, nel rispetto dell’uomo e dell’am­biente. Sfogliarlo ogni giorno sarà un piacere, ricco di tanti consigli utili per la famiglia, il benesse­re, l’orto e il giardino, per ogni occasione, per ogni età. Far lievitare il pane, seminare i pomodori, sentirsi in forma con le pratiche della natura, mangiare le fragole a maggio e i cavoli a gennaio, per fare, imparare, scoprire tutto quello che può rendere semplice e piacevole il quotidiano. Un modo per riscoprire il piacere, a volte dimenticato, delle piccole cose, per una vita in armonia con se stessi e gli altri, insomma, un classico del buon vivere per ritrovarsi e ritrovare il gusto dei saperi e dei gesti di ogni giorno, del tempo e delle stagioni.

Ospite d’eccezione, in questo 2015, Massimo Montanari, illustre studioso e storico dell’alimentazio­ne. È lui la straordinaria guida, “Tra un mese e l’altro”, in un viaggio nel cibo e nella tavola, tra usanze, modi di dire e modi di fare. Dalla stagionalità alle feste, ai gesti che le accompagnano, ritrovando le storie che ne rivelano valore e significato. Per un affascinante racconto nei mesi e nelle stagioni, per un nuovo anno consapevole, sostenibile, di felicità: con l’Almanacco più antico d’Italia.

In tutte le edicole dal 15 novembre con un doppio regalo: lo speciale Oroscopo 2015 per i dodici segni dello Zodiaco e il nuovissimo calendario la Luna in Casa.

Le interviste di Barbanera 2015 Massimo Montanari (gennaio, storico dell’alimentazione), Stefano Mancuso (febbraio, botanico, neurobiologo vegeta­le), Giuseppe Barbera (marzo, agronomo studioso di biodiversità paesaggistica), Consolata Beraudo di Pralormo (aprile, storica dell’arte), Oliviero Olivieri (mag­gio, Presidente Parco Nazionale Sibillini), Salvatore Ceccarelli (giugno, agronomo studioso di biodiversità), Gianumberto Accinelli (luglio, entomologo), Federica Ferrario (agosto, responsabile Campagna Agricoltura Sostenibile Greenpeace Italia), Mattia Matrone (settembre, giovane agricoltore), Antonio Barletta (otto­bre, ideatore Progetto Urbees), Vandana Shiva (novembre, filosofa ambientalista), Palmira Stella (dicembre, ortolana).

I 25 anni del Bosco Barbanera

Siamo arrivati a 25! È infatti dal 1991 che il Bosco Barbanera sostiene iniziative in difesa della natura, dei diritti umani e della qualità della vita. Dall’Umbria, cuore verde d’Italia, terra di pace e solidarietà, ogni anno il Bosco manda un messaggio di saggezza e speranza. Dalle pagine delle sue edizioni, Barbanera segnala associazioni di volontariato e destina contributi. Tutto in coerenza con la “filosofia Barbanera”: per un paesaggio armonioso, un’agricol­tura più sana e rispettosa dell’ambiente, in difesa della memoria culturale, degli animali. In venticinque anni, il Bosco ha raggiunto tutte le regioni italiane. Perché quel primo atto fatto in Umbria, la patria di Barbanera, volto al reimpianto di un bosco devastato da un incendio fu solo l’inizio...

2015. fondazione Archeologia Arborea

“In questi anni abbiamo cercato di riallacciare il filo della memoria tra generazioni; abbiamo creduto necessario prenderci la responsabilità di salvare e conservare il patrimonio genetico vegetale ma anche il sapere tradizionale e la cultura rurale, perché crediamo che senza le nostre radici colturali e culturali non ci sia futuro sostenibile”. Con queste parole, vero e proprio manifesto programmatico e spirituale, Isabella e Livio Dalla Ragione presentarono nel 1985 – con sostanzioso anticipo sui tempi – il progetto Archeologia Arborea. Una realtà straordinaria di ricerca, studio e lavoro “sul campo” che dalla verde terra umbra accese i riflettori sulla perdita della memoria contadina, sulle varietà in estinzione, sui valori dell’agricoltura sostenibile e della biodiversità. Oggi tutto è affidato a Isabella, agronoma e studiosa con cui è nata nel 2014 la Fondazione Archeologia Arborea Onlus, a cui Barbanera ha destinato il Bosco dei 25 anni, quello 2015. L’incontro è nato dalla consapevolezza che un miglior futuro non dimentica la sapienza della Terra che la Fondazione “coltiva” con attività di ricerca, oltre che con la preziosa collezione di fruttiferi locali a Lerchi, Città di Castello, vicino Perugia. Qui, in una cornice di straordinaria bellezza e storia, il complesso rurale San Lorenzo è il luogo dove nascono progetti, dove vivono collaborazioni con Regioni e Università italiane e straniere. www.archeologiaarborea.org
 

2014 per l’Associazione to­rinese KJ+ Onlus e progetto “l’Orto giardino Arturo” rivolto ai non vedenti e agli ipovedenti.

2013 dono alla biblioteca di San Felice sul Panaro danneggiata dal sisma nel maggio 2012.

2012 con Intervita Onlus per il diritto al cibo e il sostegno dell’infanzia e delle comu­nità povere del mondo e l’educazione alimentare dei ragazzi italiani.

2011 con la Cascina Rosa dell’Istituto Tumori di Mi­lano che svolge attività di prevenzione e organizza corsi di alimentazione.

2010 alle popolazioni terre­motate d’Abruzzo, in colla­borazione con l’Ass.ne Onlus Psicologi per i Popoli e rivolto ai ragazzi delle scuole.

2009 con la cooperativa Valle del Marro-Libera Terra per l’acquisto di attrezzature per la raccolta delle olive.

2008 con l’Ass.ne La Pan­china per progetti di riabili­tazione socio-psichica.

2007 con la fondazione On­lus Ant per l’assistenza di tipo domiciliare ai malati affetti da tumore.

2006 per progetti di assi­stenza musicoterapica rivol­ta ai malati di Alzheimer.

2005 con Legambiente con­tro l’inquinamento e le sco­rie radioattive del mare.

2004 con l’Ass.ne Peter Pan per bambini bisognosi di cure e terapie oncologiche.

2003 per la ristrutturazione del Villaggio SOS di Ostuni.

2002 con la casa acco­glienza per donne vittime di violenza.

2001 con l’Enpa per un li­bro sui diritti degli animali.

2000 con l’Ass.ne Oltre Serchio per un libro sulle tradizioni.

1999 con la Croce Rossa Italiana “Calendario della solidarietà” per l’Umbria colpita dal terremoto.

1998 con l’Ass.ne Italiana glicogenesi libro per l’in­fanzia.

1997 laboratorio di cerami­ca per portatori di handicap.

1996 con “Realizzare la speranza” centro minori a Napoli.

1995 visite ad oasi natura­listiche per 130 bambini sla­vi profughi.

1994 con la LIPU per una ludoteca ecologica.

1993 con il WWF per il pro­getto “Forestiamo Milano”.

1992 in collaborazione con l’Ass.ne Naturalistica San­donatese “Progetto siepe”.

1991 contributo per il rim­boschimento e un orto bota­nico in Umbria.

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