PERUGIA - Il presidente dell'Agis regionale dell'Umbria, Claudio Lepore, protesta perche' in Commissione bilancio del Senato e' stato approvato un emendamento che estende i benefici dell'Art Bonus alle Fondazioni lirico sinfoniche e ai Teatri di tradizione, escludendo di fatto le altre attivita' dello spettacolo dal vivo.

In una lettera ai parlamentari umbri, Lepore ricorda che l'Umbria non ha Fondazioni lirico-sinfoniche ne' teatri di tradizione, ma molte e importanti attivita' liriche e musicali ed una vivace attivita' di spettacolo dal vivo. "Il provvedimento approvato - sostiene Lepore - in modo discriminatorio non supporta tutta l'opera lirica in generale,  escludendo le attivita' liriche prodotte dai soggetti della Lirica ordinaria e da alcuni festival".

In sostanza viene del tutto esclusa l'Umbria che in questo settore ha due istituzioni (il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto e Opera InCanto di Narni-Terni, che ricevono contributi in base alle legge 800/67) ma in modo indiretto sono esclusi dai possibili benefici anche il Festival dei due Mondi, la Sagra Musicale Umbra, il Festival delle Nazioni, che producono o presentano opere liriche, sistematicamente o occasionalmente.

Secondo il presidente dell'Agis dell'Umbria "non e' dato comprendere per quale motivo la norma non sia stata estesa a tutti i soggetti della musica e, per essere piu' incisivi, non si comprende perche' la norma non sia stata estesa tutto lo spettacolo dal vivo supportato attraverso il Fondo Unico dello Spettacolo".

Lepore sollecita quindi "un intervento anche della Regione Umbria in modo da sensibilizzare i parlamentari affinche' tali benefici vengano, in primis, estesi a tutto il mondo della lirica ricomprendendo la Lirica ordinaria e, in subordine, ai festival musicali e, in seconda istanza, a tutto lo spettacolo dal vivo che riceve o ricevera' contributi dal Fus".

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