di Jacopo Giombolini

 

Ultima fatica del grandissimo autore di Trainspotting (Irvine Welsh) La vita sessuale delle gemelle siamesi, è un thriller psicologico complesso e crudamente raffinato. Non siamo più nel duro panorama suburbano di Edimburgo a cui Welsh ci ha abituati ma nell'opulenta Miami. Due i personaggi, femminili, principali del romanzo: Lucy Brennan, una personal trainer bisex che si divide fra lavoro, allenamento personale e un'intensa vita sessuale e Lena Sorenson, una ragazza obesa che si trova sul luogo di una notizia. La notizia, creata da Lena stessa che la filma col suo cellulare, è che Lucy è riuscita, una sera, in un atto di eroismo: salvare due uomini da un potenziale killer. Lena non ci pensa due volte a condividere il video, da lei girato, dell'impresa di Lucy con i media.

Di lì in avanti, i cronisti d'assalto non danno un solo secondo di tregua a Lucy, per sbatterla, come eroina, in prima pagina, fornendo una quantità sempre maggiore di dettagli su di lei, sulla sua vita e sulla sera del salvataggio. Frattanto, l'improvvisata filmmaker, colpita dalla prontezza dell'eroina, decide di mettersi in contatto con lei e di chiederle una mano per riconquistare la forma perduta. Ed è a questo punto che il corrosivo racconto di Welsh spiccherà il volo. Le due donne travalicano l’amicizia, giungendo a un rapporto malato, folle, maniacale e coatto, sul filo della provocazione. Questo rapporto porterà a una radicale trasformazione di Lena, che ne uscirà come una persona radicalmente diversa dall'obesa insicura che era all'inizio, per diventare una persona simile a Lucy, forte nello spirito e nel carattere. Il rapporto sadomasochistico tra le due donne rimanda a quello delle gemelle siamesi del titolo del libro, gemelle siamesi quindicenni dell'Arkansas che ritroviamo all'interno del romanzo e che sono la seconda notizia di cui i media si nutrono, dopo quella dell'atto eroico di Lucy: le due fanno scalpore perché una delle due vuole avere una sua vita sessuale col suo fidanzato e l'altra è disgustata da questa prospettiva.

Welsh ci conduce per mano nel mondo border line della cosiddetta normalità, in una storia a tinte fosche, spietata e cinica come tutte quelle del maestro della chemical generation. 426 pagine di puri disincanto e tensione.

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