Anche le buche ora a Ponte San Giovanni, in via Pieve di Campo, hanno i propri protettori. Una enorme, (160x135x11), è  proprio quasi  di fronte alla Fonte di San Francesco. Una “buca” santa, protetta da Francesco di Assisi se, pur con la sua vastità e profondità, non ha causato incidenti alle persone: soltanto qualche danno a ruote, sospensioni e carrozzerie di veicoli in transito.

E siccome la protezione di San Francesco è considerata e trapelata anche negli uffici preposti alla manutenzione delle strade, la “buca” di fronte alla storica fonte è stata ignorata dagli operai che, approfittando delle belle giornate, hanno coperto altre buchette e magagne del manto stradale da via Manzoni fino a via San Girolamo dopo il cimitero della Pieve di Campo. Avranno pensato, negli uffici comunali, “tanto lì ci pensa San Francesco, noi pensiamo a (via) San Girolamo: quattro palate di breccino incatramato, due botte con la pala e poi ci pensano gli automobilisti a passare sopra e ad assestare il tutto”.

Alcune buche sono state coperte ma l'altro settore comunale, addetto  alla segnaletica, ha ancora ignorato  le strisce mancanti o evaporate in prossimità della piccola rotonda al termine della rampa dopo il sottopassaggio: qui, come già segnalato, si verifica una media di due incidenti a settimana più o meno gravi dovuti all'assenza della linea di mezzeria della strada e alla segnaletica canalizzata per il flusso dei veicoli. Senza considerare il disagio delle tracce, ormai solchi veri e propri, per la messa a dimora dei cavi della banda larga in via Pieve di Campo che ormai da anni attendono una adeguata copertura e diventano ogni giorno più pericolose soprattutto per moto, motorini e biciclette.

Al Ponte, invece, è sempre attivo il cantiere di Via Atalanta-Via della Scuola malgrado le assicurazioni del consigliere Luciani che i lavori si sarebbero dovuti assolutamente concludere entro il trenta novembre. I disagi continuano a limitare il traffico e l'accesso a case, negozi e condomini: quando terminerà questa “opera gigantesca” iniziata a metà aprile, proprio in prossimità della consultazione elettorale? I residenti a chi si devono affidare? Forse a Santa Rita, la santa degli impossibili, tanto per rimanere nell'ambito di protezioni...”altolocate”.

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